Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 17.776 punti, registrando un -1,88%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -2,14%.

Marzo registra un rialzo del +2,8%.

Decisamente negativo il primo trimestre 2016: – 15,41%.

La scorsa settimana:

“Sono diversi gli elementi che suggeriscono nuove vendite:

  • la chiusura settimanale nei pressi dei minimi;
  • la chiusura settimanale inferiore ai minimi della precedente;
  • le vendite concentrate nella parte finale della settimana.”.

Grafico:

FTSE MIB

FTSE MIB

Le nuove vendite effettivamente si sono concretizzate.

Un aspetto negativo è che tutti gli elementi che alla fine della scorsa settimana indicavano come probabile una prosecuzione del calo sono presenti anche al termine di questa, il che implica, ovviamente, la medesima conclusione: nuove vendite nel corso della prossima.

Un ulteriore elemento di allerta è che le borse europee stanno scendendo (per il momento) senza l’influenza della borsa americana: se (e ripeto se) anche quest’ultima dovesse cedere, ci sarebbe da preoccuparsi pensando alla nostra reazione.

Riccardo Fracasso

 

27 Responses to Ftse Mib: nuovo calo settimanale

  1. daniele ha detto:

    Ciao Riccardo buonasera . Analisi chiara ed esplicita come sempre. Scusa se te lo richiedo, ieri ti scrissi se repurtavi perdere di valore un nuovo calo a Wall street e mi hai risposto “assolutamente no” ….sopra però noto che tendi a precisare “se” L’ S&P scendesse !?….quindi non capisco se hai degli elementi che ti fanno dubitare sull’ ipotesi di un nuovo calo (ovviamente importante) nei prox mesi anche per wall street !??…grazie

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Daniele,
      non vanno confuse considerazioni di breve termine con quella che è una ipotesi di più ampio respiro.
      L’ipotesi che quest’anno lo S&P 500 finisca per registrare nel corso di quest’anno nuovi minimi resta tuttora intatta e lo resterebbe persino nel caso in cui l’indice americano dovesse, nei prossimi mesi, segnare temporaneamente nuovi massimi (ipotesi che, peraltro, ho presentato col check up di un mese fa).
      Non bisogna lasciarsi distrarre dai rumori del breve termine.
      Non esiste alcun elemento che mi porti ad escludere quell’ipotesi e se mai dovesse capitare, non sarà necessario dovermelo chiedere ad ogni singolo rialzo perché ve lo dirò chiaramente.
      Buona serata.

  2. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Ciao . Inizio con la TUA risposta ad un mio POST del 30-03-16:RICCARDO FRACASSO scrive: 30/03/2016 alle 13:34
    Ciao Maurizio, ti rispondo molto brevemente dicendoti che sono piuttosto convinto che il minimo a 18.031 sarà violato. Buona giornata a te. Riccardo
    LO STESSO GIORNO TI RISPONDEVO: “Prendo ben nota del TUO punto di vista che sarà come sempre tenuto in alta considerazione “.
    Come volevasi dimostrare una volta di più .Anche se non CONOSCI IL FUTURO e non sei INFALLIBILE come ce lo ripeti abbastanza frequentemente , le TUE COMPETENZE e le TUE CAPACITA’ di ANALISI OBBIETTIVE E DISTACCATE senza farTI coinvolgere dall’EMOTIVITA’ , TI portano ad individuare tra le ipotesi infinite quelle più probabili …..Ancora una volta grazie per la grande opportunità che mi concedi rispondendomi con pazienza e umiltà ai vari POST che mi permetto di inviarti……

    Per quanto riguardala nostra BORSA la “FORZA” ritornerà quando sarà risolto il PROBLEMA/MACIGNO che grava sull’insieme del SISTEMA BANCARIO dei NON PERFORMING LOANS che a valore nominale si vocifera molto sottovoce sulla STAMPA ITALIANA (ma sulla STAMPA ESTERA A TITOLI CUBITALI) si aggirino intorno ai 500 MILIARDI di € .
    La problematica si è aggravata negli ultimi giorni.
    Le offerte sembrerebbe che oggi siano su valori
    del 18%(vedi quella di APOLLO dei NPLS di CARIGE).
    30 giorni orsono si vociferava che DAVIDE SERRA
    pensava di entrare nei NPL del MPS al 25%del valore…..ma MPS riteneva l’offerta troppo bassa ..SIC.SIC….e tutto sembra naufragato(prova ne è la performance di MPS nelle ultime 6 sedute -20%)
    Tra le 2 OFFERTE in 30 giorni il SISTEMA ,se andasse in porto l’operazione CARIGE facendo scuola , avrebbe la porta aperta per ISCRIVERE A BILANCIO un ulteriore minusvalenza totale di 35 MILIARDI € ….
    Questo ,A MIO PARERE , è il vero nodo del POVERO MINISTRO PADOAN e di riflesso per la nostra povera BORSA.
    Grazie come sempre di una Tua Opinione in merito
    Buon Fine Settimana Maurizio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Maurizio e grazie per i complimenti.
      Senza dubbio a livello domestico il problema banche è molto sentito (ma inizia ad esserlo pure in europa) ed una eventuale risoluzione definitiva rappresenterebbe un buon punto di ripartenza.
      Le offerte attuali che hai riportato sono sensibilmente basse anche se va detto che ciò è normale nella fase iniziale di una trattativa tra le parti che, se dovesse concludersi, presumibilmente porterà ad un prezzo più elevato.
      Buon weekend.
      Riccardo

  3. ursulina ha detto:

    Ciao Riccardo, oggi siamo scesi esattamente tra il 38,6% e il 50% di ritracciamento di tutto il rimbalzo dai minimi di febbraio. Se pensi ancora che il rimbalzo abbia strada da fare non ritieni che da questi livelli si debba ripartire?
    Grazie un saluto.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Ursulina,
      ovviamente la tua è un’ipotesi possibile ma i vari elementi negativi che hanno portato la chiusura settimanale parrebbero indicare con decisione nuove vendite.
      Inoltre, all’interno di un trend di fondo saldamente ribassista e di un contesto debole, non è assolutamente da escludere che il calo possa proseguire fino all’area di ritracciamento del 61,8% (il che consentirebbe la chiusura del gap up a 17.197 punti) o addirittura di un doppio minimo (ipotesi meno probabile).
      Saluti.

  4. Graziano ha detto:

    Buonasera Riccardo
    Se l’indice s&p500 dovesse rintracciare l’unica via di salvezza per il nostro indice potrebbe essere una trattativa al fine di salvaguardare le banche? Mr Draghi e’ o non è’ un banchiere …..chi se non lui potrebbe riportare fiducia sul sistema bancario ? Secondo me è’ proprio quando tutti scontano una discesa di un indice che le mani forte intervengono per acquistare….cosa se pensi? Grazie Graziano

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Graziano,

      parlando di trattativa mi riferivo a quella in corso tra le banche e gli interessati ad acquistarne i crediti in difficoltà.
      A meno di cambi di regolamento, la BCE non può acquistare tali bond.
      Le banche sono destinate a metter a bilancio ulteriori perdite e questo il mercato lo sa.
      Resta da capire l’entità delle perdite e quanto sono scontate dai prezzi che, va detto, sono comunque scesi notevolmente dai massimi.

      Non so se, come sostieni tu, tutti scontino una discesa del nostro indice, ma so che non si può dire lo stesso per la borsa americana dove io, invece, vedo rischi di fondo importanti e che finirebbero necessariamente per incidere sugli altri listini.
      Inoltre, va detto che, ora che le cartucce delle Banche Centrali sono state sparate, l’attenzione è rivolta ai dati economici e riascoltando quanto ha recentemente detto la Yellen (molto importante) c’è poco per cui essere ottimisti.
      Ovviamente, sia chiaro, ciò non esclude in alcun modo una finestra temporale di alcuni mesi spesa in buon rialzo (ipotesi A).
      Riccardo

  5. roberto ha detto:

    Ciao Riccardo
    io invece come ti ho scritto più volte sono molto più ottimista in quanto vedo maggiormente una volontà di tenere basse la nostre quotazioni (il motivo lo immagino) in maniera forzata piuttosto che lasciare andare liberamente il pullback in atto. E questo lo scrivo non tanto per autoilludermi del recupero dell’indice (io sono stralong nel ptf)e neanche perchè ho il prosciutto sugli occhi per le tante incertezze che ci sono nel mondo, ma perchè sono convinto che il nostro indice non esprime correttamente il suo valore. Credo che la situazione post lehmann sia migliorata sotto tanti punti di vista, la governance europea ha fatto passi importanti di stabilizzazione del debito soveraign, le banche hanno iniziato a risanare seppur molto lentamente. I dati italiani non sono cosi disastrosi come si evincerebbe dalla valutazione del valore dell’attuale indice e poi ci sono valutazioni negative clamorose come ad esempio su Generali e Fca che sono aziende premium mondiali con governance invidiabili e sono al momento bistrattate dai mercati (ma alla lunga il vero valore verrà fuori). Sugli Usa i dati non direi che sono preoccupanti e non ho sentito dalla Yellen particolari pensieri, semmai a margine del Fomc ha ribadito già più volte che le preoccupazioni Usa provengono maggiormente da fattori “esterni” non dall’andamento economico interno (disoccupazione ai minimi storici, retribuzioni in aumento, infla nella norma). Anche a me preoccupa lo S&P500 e i suoi massimi ma non è detto che possa fare nuovi massimi e comunque non credo se ci sarà un ritraccio possa essere profondo altrimenti non si spiegherebbe l’aumento dei tassi Usa che seppur in maniera diluita pur sempre di rialzi si tratta e quindi segno della salute dell’economia. Oltretutto non siamo sempre correlati agli Usa, solo le ultime sedute ne danno la prova e comunque se così fosse se loro sono sui massimi anche noi lo dovremmo essere…Anche io sono convinto che bisognerà soffrire ancora con la nostra borsetta (Mib) ma non credo rivedremo i 15800…d’accordo che siamo ribassisti attualmente e quindi fintanto che non si raggiunge la mm200 settimane(20500 di Mib circa), è in atto un semplice rimbalzo come infatti si è dimostrato, d’accordo anche che l’economia è una cosa e la finanza è un altra ma non potremo continuare a lungo con queste quotazioni ridicole che si possono ricondurre al 1986. Il mercato avrà pure sempre ragione ma continuo a ripetere che ad ogni ritraccio è buona occasione per valutare eventuali ingressi con visione medio-long (diverso per chi fa trading intraday), poi il tempo deciderà come andranno le cose…scusate se mi sono dilungato. Con profonda stima
    Roberto

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Roberto,
      su alcuni punti concordo, su altri molto meno.
      Concordo che le potenzialità di fondo del nostro mercato siano molto ampie e questo lo si desume dal rapporto tra la capitalizzazione della borsa ed il PIL, nettamente inferiore alla media.
      Tuttavia, il ritorno verso la media storica del rapporto è un discorso che riguarda il lungo termine: in altre, parole, prima di allora quelle potenzialità potrebbero rimanere inespresse per diverso tempo, tempo in cui, peraltro, non si possono escludere in alcun modo forti cali (ne abbiamo visto un assaggio ad inizio anno).
      Pur essendo l’Italia un Paese sviluppato, la nostra borsa non è considerata un porto sicuro, per cui è necessaria una notevole propensione al rischio ed un ritorno alla serenità perché gli investitori si accorgano nuovamente di noi.
      Ciò è successo nel 2012 (con le rassicurazioni di Draghi), ma attualmente prevalgono nettamente le preoccupazioni.
      In merito alla Yellen, lei stessa ha detto in modo chiaro che la situazione è più preoccupante di come si presentava a Dicembre per cui, almeno sui dati oggettivi, è giusto non dare interpretazioni personali.
      Ma, al di là delle parole, non lasciano spazio alle interpretazioni i fatti: se dopo una politica di 7 anni di tassi zero la Banca Centrale non può attuare un programma di normalizzazione, allora le criticità sono evidenti e non volerlo vedere è un rischio che un investitore non può permettersi.
      Ad ogni modo, l’inflazione americana non è nella norma, ma sotto, e questo non è normale né positivo dopo una politica monetaria ultra espansiva.
      Inoltre, il margin debt è elevatissimo (più alto rispetto al 2007 !) e se dovesse proseguire la sua discesa (già in corso da 3 mesi) drenerebbe ulteriormente liquidità al sistema finanziario con implicazioni negative.
      Se uno degli aspetti principali che hanno sostenuto il rialzo dei mercati è stato il ricorso all’indebitamento, ovviamente un suo ridimensionamento spingerebbe le quotazioni verso il basso.
      E’ vero che non siamo sempre correlati agli USA ma, purtroppo, la correlazione è rispettata nei cali: nel caso di forte calo da parte della borsa americana noi perdiamo (solitamente di più).
      Che poi noi si scenda mentre loro salgono, beh, questo non fa che confermare la debolezza del nostro indice.
      Ripeto, pure io credo che nel lungo termine arriverà il momento in cui forti flussi confluiranno sul nostro mercato ma, prima di allora, il rischio di vedere nuovi minimi ben più profondi di quelli visti a Febbraio è l’ipotesi principale (al di là di un possibile rimbalzo di qualche mese che, a mio avviso, andrebbe sfruttato come ulteriore occasione per alleggerire).
      Saluti.
      Riccardo

      • Luca ha detto:

        Ciao Riccardo.
        Ho letto tutto con molta attenzione e non posso ovviamente che concordare con te. Solo una chiosa di cui ti chiedo un parere. Dici “al di là di un possibile rimbalzo di qualche mese che, a mio avviso, andrebbe sfruttato come ulteriore occasione per alleggerire”.. questo tuo commento è più che altro diretto a chi è più investitore che trader, è la corretta interpretazione? Perchè da un altro lato, e qui ti chiedo se sei d’accordo, questi periodi possono essere ottimi per accumulare posizioni short. Grazie e saluti!

        • RICCARDO FRACASSO ha detto:

          Ciao Luca,
          in linea generale le mie considerazioni sono da investitore, a parte qualche considerazione.
          In ogni caso, in un trend ribassista i rimbalzi (a meno che non si rivelino inversioni) sono da sfruttare come occasione per alleggerire eventuali posizioni long in portafoglio o, per i profili più aggressivi, per aprire posizioni short.
          A mio parere, l’obiettivo deve essere quello di mettersi nelle condizioni migliori per sfruttare l’opportunità long che si creerebbe al terrmine di un eventuale forte calo.
          Se poi si desidera pure cavalcare il calo, si innalza il rischio con la possibilità che, nel caso in cui il rimbalzo proseguisse, si finirebbe per dover contabilizzare una perdita.
          Sta al singolo operatore decidere.
          Riccardo

  6. Marco ha detto:

    Buongiorno,ho letto con piacere tutti i commenti precedenti tutti supportati da ragionamenti assolutamente dotati di logica economico finanziaria;vorrei solo ricordare che a a novembre-dicembre tutti pronosticavano il rally di fine anno seguito da una crescita ulteriore:si è verificato esattamente il contrario.A seguito del crollo di inizio anno poi si invocava Draghi come salvatore della patria e capace di invertire il trend:Draghi ha soddisfatto i mercati(anzi di +) e le borse dopo un’euforia iniziale sono crollate.Allora si è puntato sulla Fed sostenendo che se non avesse aumentato i tassi quello sarebbe stato il driver che avrebbe fatto ripartire i mercati;il risultato è che è ripartita la borsa Usa e le europee sono crollate.Quindi ora tutti fanno a gara a prevedere scenari sempre + foschi;chissà che la realtà non sarà ancora una volta diversa?

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Marco,

      in realtà, non so quanto sia vero che tutti ora prevedano scenari sempre più foschi.
      E tra i “tutti”, è bene fare distinzione: un conto è il parco buoi (solitamente dalla parte sbagliata) un altro sono altri operatori qualificati (tra i quali va fatta un ulteriore scrematura) che il più delle volte (non sempre) hanno ragione.
      Inoltre, se assumiamo la volatilità come indicatore di rischio, sia il VIX che il VSTOXX attualmente non descrivono un mercato nel panico.

      Lo scopo di un’analisi è quella di stabilire lo scenario più probabile e di agire di conseguenza, non certo sulle speranze.
      Sia chiaro, non ci si illude di conoscere il futuro e quando si mette sul tavolo un’ipotesi non lo si fa con la convinzione che si avveri con certezza, ma con lo scopo di determinare uno scenario credibile che ci consenta di scegliere di operare con le probabilità a favore e non contro.
      Nel lungo termine vince chi evita i forti cali (o perlomeno ne riduce le conseguenze), anche se ciò significa perdere qualche occasione, o un tratto di un rialzo.

      Saluti.

      Riccardo

      • Marco ha detto:

        Sicuramente tutto giusto,volevo solo evidenziare che spesso la borsa va in direzione opposta alle + autorevoli previsioni;poi entrando nello specifico della causa degli attuali problemi della borsa che vengono identificati nei famigerati Npl delle banche mi chiedo questo : ma un anno fa quando l’indice quotava 24.000 e rotti e le banche venivano valorizzate un 70/80% in + di oggi a quanto ammontavano i Npl? non erano quelli di oggi o anche di +? e i famosi operatori qualificati non lo sapevano? A mio modesto avviso ci sono dei periodi in cui le quotazioni devono salire e altri in cui devono scendere a prescindere dai dati effettivi dell’economia reale,perche’ la speculazione guadagna con forti movimenti in un senso o nell’altro.Quindi a seconda del momento il bicchiere viene visto sempre mezzo pieno e altri in cui viene visto sempre mezzo vuoto.Ora è il momento in cui viene visto mezzo vuoto.

        • RICCARDO FRACASSO ha detto:

          Sono assolutamente d’accordo sul fatto che in alcune fasi c’è la volontà di porre i riflettori sui problemi ed in altre molto meno.
          Il fatto stesso che un paio di mesi fa s’è iniziato a parlare dell’enorme esposizione in derivati della Deutsche Bank (informazione risaputa da anni) prova quanto hai affermato.
          Sono sempre presenti minacce in grado di far scendere la borsa.
          Ad ogni modo, io sono dell’idea che il rimbalzo in corso da metà Febbraio abbia portato molti a guardare la parte piena del bicchiere, e ciò diventerà ancor più lampante nel caso in cui dovesse concretizzarsi un minimo crescente ed un nuovo rialzo.
          Che possa succedere anche ciò che non è nelle previsioni sono d’accordo, ma è pur vero che rispettando lo scenario più probabile, le possibilità che non si avveri sono contenute.
          Un trend ha più probabilità di proseguire che di invertire, ed al momento i trend primari dei vari indici europei sono ribassisti e quello americano è laterale.
          C’è un altro aspetto da sottolineare: il nostro scopo è quello di stare dalla parte della mano primaria, e l’analisi volumetrica che ho ripresentato in questo fine settimana (http://finanzaedintorni.info/2016/04/02/lo-sp-500-chiude-il-trimestre-in-positivo/) non lascia stare tranquilli.
          Saluti.
          Riccardo

  7. MAURIZIO ha detto:

    Riccardo Ciao .
    Data per scontata una discesa nella prossima settimana , con una divergenza con gli USA sempre più palese..
    2 dovrebbero essere le ipotesi più probabile per
    l’approdo(CONSIDERANDO CHE PER ORA ESCLUDERESTI UN DOPPIO MINIMO) .
    1)AREA 17500p 2)AREA 17200P (chiusura del GAP-UP).
    Rimanendo su queste 2 IPOTESI se , sottolineo SE , rimbalzo ci sarà il massimo obbiettivo che per ora si possa ipotizzare in maniera realistica dovrebbe essere
    verso AREA 18500p oppure verso AREA 19200p(meno probabile) MASSIMO DI PERIODO(19216p).
    Con ,passo successivo ,conseguente inizio della CORREZIONE che tutti si ATTENDONO.
    Leggo correttamente quello che credo sia la TUA VISIONE
    di questo periodo??
    Grazie in anticipo come sempre per la Tua OPINIONE.
    Buona Domenica Maurizio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Maurizio,

      ovviamente, più si va nel dettaglio e più le previsioni sono suscettibili ad errori.
      Questa è una premessa obbligatoria.
      Detto ciò, ragionando sul cosiddetto mio scenario A, ipotizzando un calo fino ad area 17.100 punti, dopo si potrebbe pensare ad un’estensione del rialzo almeno fino ai massimi precedenti (19.200), ma non escluderei anche i 20.500 (contestualmente lo S&P 500 potrebbe segnare nuovi massimi).
      Però, ripeto, si sta parlando di ipotesi che andranno valutate ed eventualmente modificate col tempo.
      Inoltre, l’operatività non può considerare esclusivamente i rendimenti potenziali ma pure i rischi ad esso annessi.

      Riccardo

  8. Cris ha detto:

    Ciao Riccardo, consentimi la battuta, ormai le considerazioni di ogni fine settimana sono un copia incolla della precedente, con altissime probabilità di discesa e continui ribassi, manna per gli esperti shortisti e scopertisti….. i quali ci aspettano tra ribassi e rimbalzi a 15.000 grazie e buona serata

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Cris,
      comunque io se fossi costretto ad esprimere una preferenza tra ipotesi A e B, al momento l’assegnerei alla A.
      Ma ripeto, non bisogna necessariamente costringersi a fare una scelta.
      Riccardo

      • Cris ha detto:

        Però sinceramente con un dow e sp pronti per un bello storno io con un testa o croce vado a occhi chiusi per lo short (ipotesi probabilistica) grazie e buona serata

        • RICCARDO FRACASSO ha detto:

          Si però non è detto che lo S&P 500 in questa fase faccia un gran storno; magari ora corregge lievemente e tra qualche mese si piega sulle ginocchia.
          Buona giornata.
          Riccardo

  9. MAURIZIO ha detto:

    RICCARDO Ciao .Grazie per la TUA risposta.
    Buona Serata e Buon Lavoro
    Maurizio

  10. Pierluigi ha detto:

    ciao riccardo volevo farti notare una cosa sull’SP500
    e sapere cosa ne pensi.
    Io sul grafico giornaliero ho tracciato una linea che cogiunge i massimi del 3-11-2015 e quello del 3-4-2016
    poi una che congiunge il massimo del 20-7-2015 del 29-12-2015
    e che passa per il 22-3-216
    poi una piu bassa che ha contenuto le correzioni del 13-11-2015 del 18-12-2015 e del 8-3-2016.
    e poi quella che congiunge i minimi col doppio minimo del 11-2-216 a parte come tu hai detto piu volte sono tutti massimi e minimi decrescenti,mi sono fatto un idea che per il momento oltre non possa andare e se ci dovesse essere una correzione sarebbe contenuta dalla linea che ha contenuto le correzioni diciamo intermedie e tale correzione potrebbe arrestarsi intorno ai 1960 punti e come tempi l’11-4-216.Sarebbe una correzione dai valori attuali di circa il 5%.Da li ripartire per toccare probabilmente area 2100 quello che potrebbe succedere poi l’hai dettopiù volte te.
    Ovviamente se si dovesse avverare sarebbe stata solo fortuna.
    ciao riccardo complimenti per le tue analisi.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Pierluigi,
      ti chiedo la cortesia di inviarmi via mail il grafico con le trendline tracciate.
      In ogni caso il 3/4/16 era ieri (domenica).
      Riccardo

  11. Giacomo ha detto:

    Buonasera Riccardo,
    grazie del tuo tempo e delle tue chiare analisi.
    Avrei un quesito da porti e cioè se trovi delle analogie nella discesa che ha caratterizzato il periodo 18/02/2011 – 13/09/2011 e l’attuale discesa del nostro indice di riferimento.
    Alcune osservazioni: tra il max del 18/02/2011 ed il min del 13/09/2011 vi è stata una escursione negativa di circa il 43% mentre quella che oggi ci riguarda avente come max 24191 del 21/07/2015 ed il minimo a 15750 punti in data 12/02/2016 ha una variazione negativa di circa il 35%.
    Anche se la variazione in percentuale non è la medesima, ciò che mi interessa evidenziare è come nel 2011 dopo un rimbalzo tecnico che ha lambito il 61,8% Fib di tutta l’escursione (avvenuto in area 17.100 -guardacaso il livello di chiusura odierna)l’indice ha nuovamente ritracciato sino al 61,8% del rimbalzo tecnico (avvenuto in data 02/11/2011) che lo ha spinto sui massimi relativi precedenti per poi proseguire la sua discesa sino in area 13580 dal quale è poi ripartito un movimento rialzista che ha avuto come max il precedente livello di resistenza (17100).
    Oggi ci troviamo nella medesima situazione: l’indice è ripartito da area 15700 ed ha rimbalzato sino a 19200 punti(61,8% ritracciamento fib dell’intera escursione ribassista iniziata a gennaio 2016) per poi nuovamente ritracciare sino al 61,8% del rimbalzo tecnico e cioè sempre area 17100 (chiusura odierna e che è, come nel passato, sempre il 61,8% del rimbalzo iniziato in febbraio 2016).
    E’ interessante, almeno per il sottoscritto vedere come un movimento del passato si ripeta in modo così chiaro anche oggi, sempre se nei prossimi giorni ci sarà un rimbalzo che riporterà l’indice sino ai massimi relativi in zona 19.000 punti per poi scendere nuovamente con forza e aggiornare i minimi di febbraio.
    Curioso di tue osservazioni.
    Giacomo

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giacomo,
      il rimbalzo del 2011 è del 38,2% e se prendi come valore iniziale del calo il massimo di Luglio, il successivo rimbalzo è sempre del 38,2%.
      Ma ciò non è strano perché solitamente i rimbalzi si interrompono nell’area intorno al ritracciamento del 38,2%.
      Comunque per ora l’analogia sequenziale c’è.
      L’unica cosa è che il calo finale rischia di essere più pesante di quello del 2011.
      Buona serata.
      Riccardo

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