Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 16.066 punti, registrando un +4,08%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -1,41%.

A dispetto di una variazione negativa di questa settimana, gli acquisti concentrati nell’ultima seduta costituiscono un presupposto positivo per la prossima:

FTSE MIB - Andamento della settimana

FTSE MIB – Andamento della settimana

Prima di proseguire nell’analisi del Ftse Mib, esaminiamo il grafico del settore bancario:

FTSE ITALIA BANCHE - Triangolo - RSI

FTSE ITALIA BANCHE – Triangolo – RSI

Si osservi come i prezzi abbiano praticamente raggiunto l’area target d’uscita dal triangolo ribassista.

Da questi livelli, ed in presenza di una ben visibile divergenza rialzista con l’RSI settimanale, è lecito ipotizzare un buon rimbalzo che, effettivamente, parrebbe essersi avviato con la seduta odierna.

Torniamo al nostro indice per metter sul tavolo un target per il rialzo in corso:

FTSE MIB - Forchetta rialzista

FTSE MIB – Forchetta rialzista

Anche in tal caso si evidenzia una divergenza rialzista tra i minimi crescenti dell’RSI settimanale e quelli decrescenti del Ftse Mib.

La forchetta rialzista ha come target l’area intorno alla propria mediana che nel mese di Luglio transiterà in valori crescenti da 18.050 a 18.350 punti.

Si ricorda:

  • un obiettivo, in quanto tale, non necessariamente può essere raggiunto;
  • il trend di fondo resta saldamente ribassista.

Logicamente, l’operatività può cambiare anche significativamente a seconda del proprio profilo personale.

Ormai da qualche mese si sta proponendo per gli investitori la strategia di alleggerire sugli allunghi.

Ovviamente le occasioni per alleggerire non sono infinite e l’opinione è quella che ci si stia avvicinando sempre più alla classica occasione dell’ora o mai più.

Nella piena consapevolezza di non conoscere il futuro, lo spirito col quale ci si muove è quello di giocare in difesa quando il contesto di fondo presenta rischi potenziali non sufficientemente compensati dai rendimenti, e poco importa se ciò comporta la possibilità di perdere qualche occasione.

Riccardo Fracasso

13 Responses to Ftse Mib: proseguirà il recupero?

  1. Antonio ha detto:

    D’accordo con te Riccardo che siamo in un trendmajor ribassista, ma ,considerando che SP500 non e’ mai scesa, dove andremmo a parare in caso di un sano -30% ??? Comunque abbiamo dato tanto :veniamo da 51000. Arrivando a 10000 passiamo a -80%!!!!!!

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Perplessità più che lecite Antonio.
      E’ verissimo che abbiamo dato tanto ed io aggiungerei che, sotto certi aspetti, siamo pure alquanto sottovalutati secondo il rapporto tra capitalizzazione di borsa e PIL.
      Ciò premesso, però, sono presenti importanti elementi di allerta, problemi non risolti (settore bancario), bombe inesplose, che mi portano a preferire un atteggiamento prudenziale.
      Personalmente, quando non vedo chiaro, non mi pesa perdere un rialzo, poiché lo scopo principale dev’essere quello di preservare il capitale e solo in seconda battuta di sfruttare le opportunità.
      Non escludo nemmeno la possibilità di modificare la visione in futuro, ma questo per me vale sempre, perché non sopravvaluto la capacità delle analisi, ma le do il giusto peso.
      Abbiamo perso tanto? Ripeto, vero, ma acquistare un asset solo perché ha perso molto, è un errore che non va commesso.
      Poi, considera che non abbiamo ancora assistito al panico di esaurimento trend.
      Saluti.

  2. alessandro de rosa ha detto:

    Prima che riprenda il down trend,non ritieni possa verificarsi il classico pullback in area 20000-20500 ?….
    non ancora TESTATA dal basso

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Alessandro,
      ovviamente nessuna ipotesi è escludibile.
      Tuttavia, attualmente sono portato ad assegnare poche possibilità all’ipotesi di rivedere area 20.000-20.500.
      Riccardo

      • alessandro de rosa ha detto:

        L ultimo SWING nato da 15000 ha raggiunto il doppio MASSIMO a 24000….
        se non ci sta un ABC fino a 20000, seguendo fibonacci, ci fermiamo a 18300 come dici TU.
        E successivamente la FINE dell ECONOMIA ITALIANA.
        In questa prospettiva DOLLARO e MERCATO IMMOBILIARE DOMESTICO come si comporterebbero ?

        • RICCARDO FRACASSO ha detto:

          Più che la fine dell’economia italiana, io vedo una grossa crisi con epicentro l’Area Euro, dalla quale potrebbe finalmente nascere una vera Unione.
          In merito al mercato immobiliare, non essendo specializzato, mi limito ad ipotizzare una prosecuzione sulla stretta del credito, aspetto sfavorevole per aumentare la domanda.
          Dollaro: esistono aspetti contrastanti.
          Il suo ruolo di bene rifugio e le difficoltà europee mi portano a pensare ad un apprezzamento della valuta americana.
          D’altro canto, però, una crisi globale ritarderebbe il processo di normalizzazione dei tassi da parte della FED, aspetto sfavorevole per un apprezzamento del dollaro.
          Per me il sicuro vincitore in questo scenario sarebbe l’oro (e titoli auriferi).
          Riccardo

  3. Dario ha detto:

    Secondo la tua view, il crollo finale e’ molto probabile che si verifichera’ e’ ormai solo questione di tempo. Il trend laterale sull’ sp500 non puo’ continuare all’ infinito, il pull-down ci sara’. Come tempistiche, possiamo dire prima della fine 2016 ? Come ritracciamento del ftse-mib un 30% dall’ attuale livello ?
    Grazie, Dario

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Dario,
      innanzitutto sono il primo a suggerirvi di non caricate di eccessive aspettative le mie opinioni: non conosco il futuro ma indico quel che è lo scenario più probabile, pronto a metterlo in discussione.
      Ciò premesso, sarei portato a non escludere che le vendite partiranno tra qualche settimana ma ovviamente dovremo attendere che sia il mercato a confermarlo.
      Per quanto ci riguarda, vediamo innanzitutto fino a quanto si porta il rimbalzo del Ftse Mib… da quei livelli, non si può scartare nemmeno l’ipotesi di un dimezzamento nel caso in cui la borsa americana perdesse il 25-30%.
      Però, ripeto, fissare obiettivi di un calo ora ha ben poca utilità… molto meglio stabilire una strategia e rispettarla.
      Riccardo

  4. Barocelli Robertino ha detto:

    Mi sembra solo incredibile che si ipotizzi una perdita dello S&P del 25/30%…perchè si fanno tali ipotesi? L’eonomia USA ha certamente luci ed ombre ma scrivere che entro breve potrebbe perdere quella % mi sembra molto azzardato. Altresì ipotizzare che si avvicini l’ora o il mai più per vendere mi lascia altrettanto allibito: ormai il problema bancario europeo è stato sviscerato in ogni suo rivolo, l’economia andrà pianissimo da di segni + stiamo parlando, la Brexit l’abbiamo scontata, vari attentati in giro per il mondo anche, cosa ci dobbiamo aspettare, la peste? Con tutte queste negatività siamo a livelli bassissimi di MIB, Intesa SP banca solidissima capitalizza come intero suo valore quanto fa di utile in un anno…io penso che il floor sia stato visitato in questi giorni e un buon recupero penso altrettanto probabile ci sarà. Poi il fatto di dire che 20k di MIB non verrà raggiunto mi lascia perplesso: non verrà raggiunto in quanto tempo? Un mese, un anno, dieci anni? Personalmente per chi non fa trading intra o comunque non superiore al weekly io penso che questi valori di fair value soprattutto su certi bancari nei prossimi anni potremo sognarceli (nel senso della convenienza dell’acquisto), poi ognuno si regola in base alla propria operatività. Io trovo molte analogie di questa crisi europea bancaria con quanto successo nel 2012 con i BTP con spread a 550: all’epoca si dava del pazzo a chi deteneva il btp2037 oltre i 90 e guardate in 4 anni quanto è salito…rinnovo i complimenti a Riccardo, sempre ottimo analista e credo ormai amico…ciao

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Roberto e grazie per la manifestazione di amicizia che apprezzo.

      Veniamo al resto.

      Perché si fanno tali ipotesi? In realtà ho sempre argomentato ampiamente le mie ipotesi, anche in tale occasione.

      Andiamo per ordine.

      S&P 500: le correzioni fanno parte dei rialzi ed un calo del 25/30% rientrerebbe in quel che è un calo salutare per il mercato dopo 7 anni di rialzo in cui l’indice americano si è più che triplicato, sostenuto, peraltro, da una leva (margin debt) che è su livelli superiori a quelli che hanno preceduto la crisi del 2007 (al tempo il calo fu di quasi il 60%… è bene ricordarlo).
      Per non parlare della concentrazione dei volumi nella parte superiore del range laterale che suggerisce (ovviamente non v’è certezza) una fase distributiva e non accumulativa.
      Si potrebbero aggiungere altri aspetti grafici affrontati nel check up, ma già questo è sufficiente.
      Sia chiaro, io non ho la certezza che questi target saranno raggiunti con certezza, ma non considerare gli aspetti appena citati significa non volerli vedere, e non voler vedere non premia chi investe, anzi.

      Europa: ammetterai che in più occasioni negli ultimi mesi hai affermato che la borsa era sottovalutata, che i titoli avevano raggiunto livelli assurdi, livelli che nel frattempo, però, sono stati ripetutamente rotti ed ora distano anni luce.
      Ripeto, io non conosco il futuro, ma a mio avviso è un errore gravissimo quello di non imparare dagli errori (tutti ne facciamo, io per primo), perché gli errori sono il miglior insegnamento se li sappiamo riconoscere, altrimenti siamo destinati a ricommetterli.

      In merito al settore bancario, da diverso tempo sembra di aver toccato il fondo, che sia stato ‘sviscerato in ogni suo rivolo’, ma puntualmente esce sempre qualcosa di nuovo… per non parlare poi del fatto che i problemi non sono stati risolti.

      Al tempo dei minimi dei BTP intervenne Draghi (risoluzione del problema) in una fase di pieno panico, il classico panico da esaurimento trend; ora non c’è nè panico né alcuna risoluzione seria.

      Brexit: finora abbiamo assistito alla reazione a caldo, ma affermare che sia stata scontata, mi sembra irreale.
      Ad ogni modo, attualmente non è la Brexit alla base del mio invito alla prudenza.

      Che poi i prezzi di Intesa (e non solo, anche il Ftse Mib e anche altri titoli) siano bassissimi è vero, ma è altrettanto vero che lo erano anche un mese fa, e non per questo si è saliti, anzi.

      Detto questo, però, io stesso ieri ho avanzato una ipotesi di buon rimbalzo con target anche elevati, considerati i livelli attuali.
      Nel caso in cui il nostro indice raggiungesse area 18.300 punti, si parlerebbe di quasi il 15% di rialzo, e per il settore bancario chissà quanto… non mi sembra di esser stato così negativo, anzi.

      Al momento fatico a vedere il Ftse Mib anche a 19 mila punti, ma lo dico con la consapevolezza di chi sa che le ipotesi possano richiedere modifiche nel caso di novità (magari la BCE inventa qualcosa).

      Sul grafico finora abbiamo un trend primario ribassista (e credimi, è faticoso invertirlo e fino a che non succederà sarà giusto non escludere che il peggio sia passato, e proprio la storia recente lo dovrebbe aver insegnato), da Febbraio abbiamo una sequenza di massimi e minimi decrescenti, una netta minor forza relativa, insomma… sono molti gli elementi grafici che allo stato attuale ci suggeriscono nuovi minimi.

      Poi, come detto anche tempo fa, se il quadro dovesse migliorare sarò il primo a prenderne atto ma fino ad allora sarà giusto giudicare il quadro che ci è sotto al naso ora e non lasciarsi influenzare dalla speranza.

      Se ho saltato qualche punto, fammelo presente.

      Un saluto Roberto.

      Riccardo

  5. ursulina ha detto:

    Ciao Riccardo, io ero ribassista fin da dicembre 2015 ma normalmente in un ribasso di lungo periodo il mercato va sempre a ritracciare il 61,8% di tutto il ribasso. Questo lo dice l’analisi tecnica non io. Io credo che questo possa essere il momento in cui si vada a cercare area 20600 punti di indice anche per una questione di stagionalità.Siamo a luglio proprio come luglio 2012. Hai visto mai ….. …..
    Un saluto.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Ursulina,
      seppur privo di certezze personali, io tenderei ad essere meno ambizioso sull’entità del rialzo, anche per via della borsa americana.
      Luglio 2012? Quell’anno parlò Draghi e disse cose importanti che invertirono il trend di fondo.
      Osservando i precedenti trend primari ribassisti, non vedo rimbalzi al 61,8% ma, semmai, al 38,2% che, guarda caso, è a 18500 punti, poco sopra l’area target indicata.
      Prova a ricontrollare.
      Riccardo

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