Oggi, alle 14:00, ha avuto inizio l’offerta di conversione in azioni dei subordinati MPS, che si concluderà alle 16:00 del 2 dicembre (Venerdì).

Le incognite sono tali che si ritiene giusto evitare qualsiasi consiglio e limitarsi a fare un pò di chiarezza.

Le possibilità per i creditori sono tre:

  1. vendere;
  2. mantenere;
  3. convertire.

La prima ipotesi è l’unica delle tre a offrire certezze: si conosce il prezzo di vendita e la perdita (elevata).

La seconda presuppone la convinzione (o la speranza) che sarà evitato il bail in che, altrimenti, implicherebbe quasi sicuramente l’azzermento del valore del subordinato.

La terza scelta scommette su un rilancio di MPS, con tutti i rischi annessi.

Generali ha già annunciato la propria adesione alla conversione (circa 400 milioni) che vanno ad aggiungersi ai 200 del Tesoro.

L’aumento di capitale, invece, presumibilmente si aprirà il 7-8 dicembre e terminerà prima delle feste natalizie.

Anche in questo caso grande incertezza: sull’esito dell’aumento di capitale incide quello della conversione dei bond e del referendum (alcuni potenziali soci interessati sono restii a partecipare nel caso della vittoria del ‘no’).

Nel caso in cui l’operazione di aumento di capitale dovesse fallire, si rafforzerebbe notevolmente l’ipotesi di bail in.

Riccardo Fracasso

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6 Responses to MPS: conversione e aumento di capitale

  1. Luca ha detto:

    Ciao Riccardo,
    Innanzitutto grazie per le tue splendide analisi come sempre. In caso di bal-in sono a rischio anche le persone che hanno dei conti di deposito con widiba?
    Secondo te rischio di perdere i miei soldi? Tu sai per caso se le obbligazioni che ha widiba di mps le ha comprate con i soldi dei Retail che hanno investito i loro $ in conti di deposito widiba?
    Grazie

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Luca,
      in caso di bail in si va a cascata che scende in funzione della necessità nel seguente ordine: azioni, subordinati, senior, conti (per le eccedenze dei 100 mila euro).
      Ad oggi si sta parlando di una discesa fino ai subordinati e che, addirittura, non prevedi l’azzeramento totale della parte retail, per cui il coinvolgimento dei conti (le eccedenze oltre i 100 mila euro) la strada è molto lunga.
      Già questo basterebbe per rasserenare anche i correntisti di MPS, figuriamoci quelli di Widiba.
      In merito a Widiba, io dormirei sonni tranquilli ma, se ti fa stare più sereno (ma questo, sia chiaro, lo suggerirei a qualsiasi correntista molto prudente di qualsiasi banca) mantieniti al di sotto dei 100 mila euro.
      Riccardo

  2. Saverio ha detto:

    Buongiorno, Riccardo,

    sono anch’io in una posizione analoga a quella di Luca (vedi commento precedente): sono titolare di un conto deposito Widiba, inferiore a 100k, con scadenza tra un paio di mesi.

    Malgrado tutto, sono incerto sul da farsi, perché ho l’oscuro timore che, nel peggiore dei casi, possano venire travolti dal crac Mps anche i correntisti Widiba. D’altro canto, se smobilito senza ragione, perdo alcune centinaia di euro di interessi.

    Ho letto la sua risposta a Luca ma torno a chiederle: esiste secondo lei un rischio, sia pur piccolo e remoto, per i miei risparmi, da qui a metà febbraio, o posso dormire sonni tranquilli?

    Grazie.

    Saverio

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve,
      io sono promotore di Banca Widiba e dormo sonni tranquilli.
      Mi limito a suggerirti di visionare la circolare che puoi trovare e leggere all’interno della tua home banking inserendo come parola di ricerca ‘bail in’.
      Aggiungo che l’eventuale intervento dello stato (nazionalizzazione) già pronto e di cui si sta parlando coinvolgerebbe le azioni (azzeramento) ed i titoli subordinati (non è ancora noto in che misura) e non i bond senior (figuriamoci i conti).

      Saluti.

      Riccardo

  3. Saverio ha detto:

    Caro Riccardo,
    la ringrazio della risposta. Ho cercato (abbastanza attentamente) la circolare che mi ha indicato, ma non l’ho trovata. Vorrei chiederle ancora una cosa. Le mie maggiori preoccupazioni di correntista Widiba (conto deposito inferiore 100k) vengono dal possibile contagio della paura tra i correntisti: Mps ha subito una sanguinosa fuga di capitali a causa dei tantissimi correntisti che hanno chiuso i conti, e questo, ai mie occhi, è preoccupante quasi più della situazione di mercato. Onestamente, sta succedendo la stessa cosa in Banca Widiba, anche solo in minima parte? Lei ha perso clienti tra quelli del suo portafoglio di promotore? E com’è la situazione della liquidità? Grazie ancora, e buone feste.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Saverio,

      è sufficiente scrivere ‘bail in’ nel ‘motore di ricerca’ centrale dell’home banking.

      Widiba ha continuato a raccogliere e non a perdere denaro e non ho colto da nessun cliente nemmeno la minima volontà di chiudere.
      Stando alle notizie di oggi, ci sarà un intervento statale per MPS che implicherà la contribuzione di azionisti e (forse in parte) titolari di subordinati, per cui non saranno toccati i senior, figuriamoci i correntisti e figuriamoci quelli di Widiba.
      L’ultima rilevazione del CET1 di Widiba è ben più alta di quelli di banche indicate come le più solide.

      Sul pericolo contagio, io lo vedo a livello globale del settore ma certo che con le nuove normative europee, l’ipotesi che si giunga a toccare i conti correnti (ed io aggiungerei pure i bond senior) è un’ipotesi alquanto marginale, a maggior ragione dopo aver visto che in realtà come Veneto Banca non sono nemmeno stati toccati i subordinati.

      Sono tutte domande che, se le rivolgi al promotore finanziario cui sei assistito (Col quale puoi avere contatto diretto), ti saprà rispondere.

      Saluti.

      Riccardo

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