Facendo una carrellata dei singoli titoli ho ritenuto opportuno condividere con voi la particolare situazione grafica di Recordati.

Di seguito il grafico su base giornaliera:

Recordati – Harami Bearish

Nel grafico è evidenziata un’Harami Bearish giornaliera che sarà attivata nel caso in cui lunedì i prezzi dovessero scendere al di sotto dei minimi odierni (32,42), negata invece col superamento dei massimi della figura (32,95).

Seppure resti valida la ‘regola’ secondo cui gli effetti di una figura a candele non siano riconducibili a quanto avviene oltre i 5 periodi successivi (in tal caso 5 sedute), qualsiasi calo che si avvia in cima ad un rialzo molto forte ha margini potenziali di calo molto ampi.

E allora andiamo ad osservare il grafico a lungo termine (base trimestrale) per valutare l’entità del rialzo:

Recordati – Base trimestrale

Impressionante il rialzo che a partire da fine 2012 ad oggi ha assunto una forma parabolica/verticale innalzando il prezzo da sotto i 6 euro ad oltre i 32.

In presenza di un rialzo simile, qualsiasi segnale ribassista è meritevole di forte attenzione ed implica un rapporto tra rischio e rendimento estremamente favorevole e, a queste condizioni, poco importa se si deve subire qualche stop prima di avere un segnale che si dimostri corretto.

Situazione ancor più attraente se si considera la presenza di un deciso ipercomprato sulle principali scale temporali (trimestrale, mensile, settimanale e giornaliero).

Riccardo Fracasso

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8 Responses to Recordati soffre di vertigini?

  1. Alessandro ha detto:

    Ciao Riccardo,

    ottima analisi, come sempre.
    Posso chiederti che target hai prima di un eventuale rimbalzo del titolo?
    Grazie

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Alessandro,
      se quella che parte si rivela una correzione dell’intera gamba rialzista (cosa che non può essere data per certa ma valutata col tempo) , il primo target (Fibonacci) è poco sopra 22 euro.
      Però giusto metter sul tavolo ipotesi simili ma doveroso, nel caso di target così distanti, esaminare un step alla volta: il primo deve essere quello di valutare se la figura sarà smentita o confermata.
      Saluti.
      Riccardo

  2. Andrea ha detto:

    Ciao Riccardo, mi ha sorpreso un po’ vederti porre l’attenzione su un singolo titolo, non fosse altro perché in realtà di situazioni simili a Recordati il nostro listino ne è zeppo.
    Titoli che stanno aggiornando i rispettivi massimi storici non da ora ma già DA ANNI, e che sono arrivati a quintuplicare / decuplicare il loro valore dai minimi.
    A volte persino molto oltre : vedi Brembo che i freni li fa ma sembra non averli, essendo passata da 2 a 70 euro. Ma gli esempi non si contano : lo stesso Elkann appena pochi giorni fa ricordava, compiaciuto, come il valore cumulato di Fiat/CNH/Ferrati fosse decuplicato in pochi anni rispetto a quello ante-scorporo. Ma è soprattutto tra le mid e small cap che si trovano gli esempi più eclatanti, ancor più dopo che i famigerati “P.i.r.”, varati a fine anno, hanno fatto mettere il turbo a quasi tutti i titoli smitragliando denaro a pioggia senza alcuna selettività e facendo quindi lievitare i valori oltre ogni ragionevole contatto con la realtà dei fondamentali, non fosse altro per la rapidità con cui la cosa è avvenuta.
    Per inciso, proprio questa cosa mi ha dato la definitiva conferma di come il risparmio gestito sia una colossale insensatezza : che senso ha, appunto, che una persona affidi i propri soldi a un’altra (il gestore) e la PAGHI per permettergli di buttare a casaccio i propri soldi in maniera ancor più sciagurata e priva di criterio rispetto a come saprebbe fare lui stesso da solo ?
    Tutto questo dimostra (e i sottoindici All Star, Mid Cap, ecc. sono eloquenti al riguardo), come in realtà la famosa sbandierata “sottovalutazione” del listino italiano sia una delle più grandi mistificazioni costruita ad arte, che racconta solo mezza verità (e mezza verità è come nessuna verità). E’ solo il settore bancario, e in parte i petroliferi, ad “abbassare” la media del pollo di Trilussa, che per il resto vede invece, tra i titoli industriali, un’ Italia tutt’altro, ma proprio tutt’altro che a sconto.
    Paradossalmente, è la situazione inversa del 2000, quando era il settore tlc a “gonfiare” il valore dell’indice con le sue valutazioni spaziali (la celebre Tiscali che capitalizzava più di Fiat), mentre la old economy scambiava a valori ben più ragionevoli di quelli odierni: sembra assurdo, ma è così.

    Un saluto.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Andrea,

      premetto che non è tra gli obiettivi di Finanza e Dintorni quelli di esaminare e pubblicare i singoli titoli ma anche in passato mi è capitato di pubblicare analisi di qualche azione che presentava una situazione grafica interessante.
      Ho notato Recordati perchè la comparsa di una figura ribassista in cima ad un rialzo così ampio ed in presenza di un ipercomprato simile può anticipare un calo che può rivelarsi molto forte (questa è semplicemente una ipotesi di lavoro che va esaminata step by step e che ha di buono un punto di stop molto vicino… valeva la pena evidenziarla).
      Sono d’accordo sul fatto che esistano altri titoli che hanno tirato molto.
      Non sono invece d’accordo su due punti:
      1 – come in tutte le cose, il risparmio gestito non va generalizzato; esistono fondi costantemente sotto benchmark (la grande maggioranza) ma alcuni (la minor parte, ma basta cercarli) che nel lungo periodo sofraperformano e che quindi giustificano ampiamente il costo di gestione e che dimostrano di investire i soldi con lungimiranza, oltre a permettere una diversificazione che la persona inesperta non può ottenere. I danni che può fare il fai da te sono enormi anche nel settore della finanza, come in tutti i campi in cui spesso (sto generalizzando, la mia osservazione non è rivolta a te) si ha la presunzione di saper fare una cosa meglio del professionista.
      2 – In merito alla sottovalutazione, esistono vari criteri ed indicatori. Personalmente quello che preferisco è quello che pone confronta il rapporto capitalizzazione borsa / PIL con la sua media storica. In base ai dati attuali è presente una decisa sottovalutazione che può essere risolta o tramite un forte rialzo della nostra borsa, o un crollo del PIL, o l’insieme dei due fattori. Si tratta comunque di un ragionamento di lungo termine che non esclude, nel frattempo, la possibilità di assistere a decisi cali. Giusto comunque evidenziare che esistono altri indicatori (dei singoli titoli) che indicano invece una sopravvalutazione.

      Buona giornata.

      Riccardo

  3. Ottavio ha detto:

    Solo lunedì o pure qualsiasi giorno non deve scendere sotto i €32,42. Grazie mille x una risposta.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Ottavio,
      non esiste una regola prestabilita ma preferibilmente la seduta successiva anche se, nel caso in cui la discesa si concretizza due sedute dopo, purchè nel frattempo non sia scattato lo stop, si può considerare la possibilità di uno short.
      L’ulteriore prolungamento di questa situazione (in cui non si attiva la figura e non scatta lo stop) porta ad una fase laterale che rende meno affidabile il segnale.
      Saluti.
      Riccardo

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