Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 22.229 punti, registrando un -0,23%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +2,08%.

Come più volte scritto, il minimo della candela in cui è stato registrato il massimo rappresenta un buon punto di controllo di un movimento rialzista alquanto esteso .

Pertanto, se si opera su ampi orizzonti temporali, appare corretto fare ricorso ai riferimenti mensili.

C’è chi considera la semplice violazione (non necessariamente rottura convinta) di tale livello come un segnale di stop, chi addirittura come segnale di inversione ribassista.

Per quanto il segnale sia importante, preferisco la prima interpretazione.

A giugno tutti i listini europei hanno violato il rispettivo punto di controllo (minimo del mese di Maggio); tra questi, il nostro indice, seppur in modo alquanto lieve e temporaneo.

Il più delle volte, in queste occasioni,  i successivi eventuali rimbalzi si rivelano incapaci di dar vita ad una rottura convinta del massimo (nel caso specifico il massimo di Maggio).

Per quanto, ragionando su un punto di controllo mensile, per parlare di rottura convinta è necessaria una conferma mensile (Settembre non è concluso) e ben visibile su grafico a candele mensili, giusto evidenziare, a livello settimanale, il superamento convinto dei massimi di Maggio e superiori anche a quelli di Agosto.

FTSE MIB

Se quel che vediamo ora trovasse conferma a fine Settembre, continueremo ad avere un trend rialzista (tuttora presente), in un contesto pericoloso (soprattutto per gli eccessi dei mercati leader), ma con l’assenza di segnali di stop/inversione.

Personalmente, considerato il quadro completo, ritengo tuttora finanziariamente corretta la strategia (long S&P 500, short Ftse Mib).

Riccardo Fracasso

 

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