Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 2.727 punti, registrando un +0,17%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +2,41%.

Grafico:

S&P 500

Si osservi innanzitutto come il listino americano stia confermando di ‘sentire’ in modo evidente la media mobile a 200 giorni che, al di là di qualche temporaneo sforamento, sta respingendo qualsiasi pressione ribassista.

Fino a che tale riferimento (che attualmente transita a 2.621 punti) non sarà rotto, l’ipotesi di nuovi allunghi andranno presi in considerazione.

D’altro canto, nel caso di cedimento aumenterebbero notevolmente le possibilità di una rottura dei minimi di Febbraio e, al tempo stesso, si ridurrebbero drasticamente quelle di poter segnare nuovi massimi quest’anno.

Intanto le nuove voci sui dazi (20% sulle auto) spingono ad ipotizzare non solo alla conclusione delle deroghe fin qui concesse ai Paesi Europei ma anche a nuove misure che li colpirebbero con forza, in particolar modo la Germania.

Si attendono conferme o smentite, con la convinzione che una guerra commerciale non avrebbe vincitori.

Nel frattempo torna a farsi sentire l’area di supporto del rapporto S&P 500 / Ftse Mib:

S&P 500 / Ftse Mib

Riccardo Fracasso

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