Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 22.109 punti, registrando un +1,49%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -1,29%.

Maggio si chiude con un pesante -9,15% (-20,6% per il settore bancario !).

I decisi eccessi di ipercomprato di breve termine hanno favorito un buon recupero.

D’altro canto, il forte calo ha dapprima causato la rottura della media mobile a 200 giorni e successivamente la violazione, seppur temporanea, dei minimi annuali (Marzo), provocando un deterioramento grafico che riduce notevolmente le possibilità di poter assistere ad allunghi in grado di registrare nuovi massimi.

Tanto più, considerata una stagionalità sfavorevole che, per quanto riguarda il listino americano, solitamente inizia a farsi sentire da Giugno.

FTSE MIB

Inoltre, si osservi come al raggiungimento del ritracciamento di Fibonacci del 38,2% del calo A-B siano scattate le vendite.

A ciò si aggiunga che il bel rialzo giornaliero sia però rappresentato da una candela rossa (chiusura<apertura), aspetto che solitamente segnala un alert.

L’impressione è che il recupero dai minimi di martedì possa rivelarsi un semplice rimbalzo all’interno di un calo che potrebbe farsi risentire.

Ad ogni modo, lasciamo sia il mercato a parlare: l’eventuale discesa al di sotto dei recenti minimi (21.122), andrebbe letto come un chiaro segnale di ripresa del trend ribassista.

Fino ad allora, resta qualche speranza di ulteriori allunghi.

Risolta la questione governo, si torna alla normalità, con la borsa americana a far da guida e con la guerra commerciale che ha coinvolto anche l’Europa.

Riccardo Fracasso

 

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