Oltre un mese fa, esaminando il petrolio, si scriveva:
“Sempre a favor di trader, l’area intorno alla parallela inferiore della forchetta può esser valutata come possibile soglia d’ingresso, purchè protetta con stop loss. “.
Un rapido aggiornamento grafico della situazione:
In queste settimane abbiamo assistito ad ulteriori conferme di come i prezzi riconoscano e siano sorretti dalla parallela inferiore della forchetta A-B-C.
Ogni qualvolta si trova una lettura grafica in grado di governare un movimento è bene tenerne conto.
La forchetta A-B-C descrive un trend impostato al rialzo e la mediana (che attualmente transita intorno ad area 74 dollari, valore via via crescente col passare del tempo) ne rappresenta l’obiettivo.
Ovviamente un obiettivo, in quanto tale, non sempre è raggiunto, ma è un target credibile, almeno fino a che la parallela inferiore reggerà.
Peraltro, per quanto possa apparire eccessivamente ambizioso, consideriamo il fatto che il petrolio nel 2008 segnò il massimo storico di 200 dollari e nel 2016 un minimo a 40.
Circa un anno fa (Ottobre 2018) il petrolio toccò un massimo annuale a 79 dollari.
In buona sostanza, siamo molto vicini ai minimi ed un apprezzamento così sostanzioso come quello ipotizzato, seppur in un ciclo economico con scarsa inflazione, può starci.
Riccardo Fracasso
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