Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 21.706 punti, registrando un +0,79%.

Il bilancio settimanale è pari a un +3,84%.

Si osservi come il Ftse Mib, dopo aver rotto il canale ribassista che ne governava il trend discendente, nella settimana appena conclusa ha persino superato i massimi di Luglio.

Il listino italiano ha esibito una inconsueta maggior forza relativa rispetto agli altri indici.

Al tempo stesso, è stato supportato dalla forza del settore bancario che, dai minimi di Ottobre ai massimi di ieri, ha guadagnato il 33% (contro il 23% del Ftse Mib).

Pertanto, risulta interessante esaminare il settore bancario:

Si osservi il raggiungimento dell’area 7.364 in cui convergono:

  • la solidissima resistenza statica (un tempo supporto) che nel 2019 ha respinto le pressioni ribassiste mentre nell’anno in corso, dopo essere stata rotta (Marzo) ha respinto ogni rialzo.
  • la mediana della forchetta rialzista A-B-C.

Al momento nessun segnale ribassista, ma è bene evidenziare il raggiungimento di un’area alquanto solida che potrebbe innescare qualche presa di beneficio.

Ad ogni modo, fino a che non assisteremo alla rottura convinta della parallela inferiore (che attualmente transita in area 5.900 punti, a quasi 20 punti percentuali dai valori correnti), il trend di medio periodo sarà da considerarsi rialzista.

In altre parole, grazie al rialzo in corso la borsa italiana ora può permettersi il lusso anche di una discesa importante senza intaccare la propria tendenza.

Come già spiegato recentemente, l’entità del calo, ancor più che quella del rialzo, ci fornirà informazioni importanti in merito alla possibilità di assistere a nuovi allunghi nei mesi a seguire.

Si resta dell’avviso che si sta camminando in un terreno destinato ad aprirsi e far precipitare i passanti, ma con la consapevolezza che ciò non escluda che nel frattempo si possa assistere a nuove spinte rialzista di natura prettamente speculativa.

Riccardo Fracasso

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