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Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 3.752 punti, registrando un +2,37%.

Il bilancio settimanale è pari a un +4,74%.

Si osservi come il raggiungimento del 50% del vettore A-B sia stato riconosciuto dal mercato dando il via agli acquisti.

Va da sé che il riconoscimento di un supporto, peraltro importante, rappresenta elemento indubbiamente positivo e che la chiusura nei pressi dei massimi ne suggerisce altri nel corso della prossima settimana.

Tuttavia, ritengo che il calo avviato a inizio anno non sia ancora stato in grado di generare le condizioni per un’inversione definitiva al rialzo.

L’analisi storica ci insegna che le inversioni al rialzo sono precedute da un’impennata di volatilità (panico) cui finora non abbiamo assistito.

Inoltre, è assente una curva dei rendimenti positiva o, quantomeno, il ritorno a interventi espansivi da parte di una FED che, invece, comunica la volontà di proseguire la sua politica di rialzo dei tassi.

Uno degli obiettivi delle inversioni è quello di creare valore, opportunità, ma ad oggi il rapporto capitalizzazione della Borsa americana e il PIL ci indica quotazioni ancora sopravvalutate; lo stesso dividend Yield (1,62%), pur in recupero, resta poco attraente, specie se confrontato a quello del treasury (4,22%).

Un deciso rafforzamento della crescita economica sarebbe l’unica strada per innalzare il dividend Yield senza necessariamente ulteriori bagni di sangue per la borsa americana, ma già sappiamo che le intenzioni della Banca Centrale sono quelle di contenere l’inflazione proprio alimentando la crisi, innalzando la disoccupazione e ridimensionando la domanda.

Ritengo troppo ghiotta l’opportunità per la mano primaria di lasciar prolungare la discesa affinché pulisca i mercati degli enormi eccessi creati negli anni.

Nel 2020 non fu possibile perché, paradossalmente, la gravità dello scenario (covid) giustificò una serie di interventi straordinari altrimenti non adottabili, specie in un contesto inflattivo come l’attuale.

Pur con la piena consapevolezza che qualsiasi tipo di analisi non offre certezze ma è finalizzata a individuare lo scenario più probabile, statistiche e logica mi portano a credere che quello cui stiamo assistendo sia l’ennesimo rimbalzo.

Riccardo Fracasso

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