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Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 22.140 punti, registrando un -0,23%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +1,36%.

La scorsa settimana:

“Considerando il primo punto, è possibile affermare che un atto terroristico non ha un impatto di medio termine e, in alcuni casi, ha conseguenze molto limitate anche nel breve.

Per cui, pur essendo giusto non sottovalutare quanto avvenuto, è bene non cadere nel panico.”.

Nel caso in questione (attentato a Parigi), gli effetti sui mercati si sono esauriti in poche ore.

Alcuni concetti didattici relativi alla forchetta di Andrew:

  • i punti considerati devono coincidere  3 punti di svolta dei prezzi;
  • il movimento di riconoscimento  (per ulteriori approfondimenti si rimanda all’ebook FORCHETTA DI ANDREW) costituisce una conferma importante della reale valenza della Forchetta pur non rappresentando un elemento indispensabile.

Grafico:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib

Grafico nr. 1 – Ftse Mib

La forchetta in questione era e resta correttamente tracciata dal punto di vista tecnico.

Tuttavia, ritenendo eccessivi i ripetuti sforamenti oltre la parallela superiore delle ultime settimane, raccolgo la proposta di un attento lettore, modificando la forchetta mantenendo inalterati i punti A e B ma impostando come punto C il massimo di Agosto (che può essere considerato comunque un buon punto di svolta) e non quello di Luglio:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib

Grafico nr. 2 – Ftse Mib

Si osservi come in questa nuova soluzione tutti i rimbalzi siano contenuti con precisione dalla forchetta.

Dopo questa nota tecnica, proseguiamo con la nostra analisi.

Da qualche settimana, sulla base di uno scenario presentato nell’occasione dell’ultimo check up in cui si esaminava lo S&P 500, si ipotizza anche per il nostro indice un minimo crescente tra la fine di Novembre e la prima metà di Dicembre.

La settimana appena conclusa, seppur in rialzo, non riduce in alcun modo le probabilità a favore dello scenario proposto.

Non scordiamoci che il Ftse Mib, dopo aver registrato un massimo entro l’area di  target che avevamo indicato (22.800 punti) ha mantenuto una tendenza ribassista tuttora in essere.

Una strategia, come già sostenuto, può prevedere l’applicazione combinata di due ingressi:

  1. in controtendenza, nell’area intorno alla parallela inferiore del canale rialzista che, dalla prossima settimana, passerà a circa 21.000 punti, valore via via crescente col passare del tempo; nel caso di rottura di tale soglia (ipotesi che attualmente reputo improbabile) sono possibili estensioni verso la parallela inferiore della forchetta rialzista di lungo termine (area 20.300);
  2. sulla forza, alla successiva rottura della trendline superiore della forchetta ribassista (che, considerando la modifica apportata,  dalla prossima settimana transiterà a circa 22.350 punti, valore a scendere).

Il mancato raggiungimento di area 21.000 implicherebbe un ingresso di tipo 2 più corposo.

Concludo questa analisi ribadendo che nel mio metodo di lavoro (che considera principalmente il time frame settimanale) le variazioni giornaliere (a parte rari casi) assumono ben poca rilevanza; in diverse occasioni ho avuto modo di osservare allarmismi che, con la chiusura settimanale, si sono rivelati infondati.

Suggerisco, a meno che non siate interessati ad un orizzonte temporale più breve rispetto a quello cui è rivolto questo blog, di attribuire poco peso ai movimenti infrasettimanali.

Riccardo Fracasso

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