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Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 19.124 punti, registrando un -0,57%.

Il bilancio settimanale è pari a un -2,52%.

La settimana in corso conferma, almeno per il momento, l’incapacità dell’indice italiano di rompere con convinzione l’area 19.818 (ritracciamento di 50% dell’intero vettore ribassista A-B).

Le vendite americane rafforzano l’idea di un’accelerazione ribassista.

Facciamo un passo avanti con la nostra analisi, innanzitutto riproponendo un grafico di lungo termine:

Si osservi come il nostro Ftse Mib da oltre dieci anni si lateralizza all’interno dell’ampio range 12.300-24.500 punti, fedele rappresentazione di un’economia stagnante.

All’interno di tale range, nel corso degli anni si sono alternati trend di direzioni opposte.

Per esempio, alcuni di voi ricorderanno come in più occasioni proposi una forchetta rialzista A-B-C, con tanto di movimento di riconoscimento (per chi volesse approfondire lo strumento, scarichi la Forchetta di Andrew) che governava il trend rialzista:

Forchetta cui i prezzi hanno iniziato a prestare meno rispetto verso la fine del 2018.

Ora passiamo alla storia recente:

E possibile porre sul tavolo di lavoro una forchetta ribassista D-E-F.

Non c’è movimento di riconoscimento ma la discesa dei prezzi fino alla parallela inferiore e la successiva tenuta ci suggeriscono quantomeno di tener in considerazione tale lettura grafica.

Vedremo col tempo se abbandonarla o meno

Riccardo Fracasso

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