Partiamo subito col grafico dello S&P 500:
L’indice americano ha chiuso a 1.362 punti, registrando un +2,49%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,03%.
La scorsa settimana si metteva in risalto il seguente aspetto:
“…tra le aree di concentrazione di volumi (POC – Point Of Control) v’è quella a 1.314-1.315 punti.”.
Specificando che:
“Tale soglia coincide col ritracciamento del 50% di Fibonacci (1.315) e quindi ne aumenta la sua attendibilità.”.
In base a tali considerazioni si traevano le seguenti conclusioni:
“Tenendo presenti i vari punti appena elencati, sarei dell’opinione che, pur non escludendo discese in area 1.314-1.315 punti, non riterrei probabili rotture convinte della stessa, ma al contrario un rimbalzo, che tuttavia non dovrebbe consentire di registrare massimi superiori a quello del 2 aprile (1.422 punti, vedi grafico nr. 1).”.
Andiamo allora ad osservare quanto successo:
Come possiamo osservare la soglia indicata ha effettivamente retto.
Certo, v’è stato un minimo a 1.309 ma noi s’era parlato di ‘rotture convinte’ e non di semplici sforamenti.
Insomma, era proprio quello l’obiettivo della correzione avviatasi il 20 giugno.
Ultime sedute:
Al momento attuale tutti e tre i trend sono rialzisti e la 3+3, la 7+5 e la 25+5 sono ad una distanza tale da poter sopportare anche buone correzioni senza invertire al ribasso la loro impostazione.
Come per il Ftse Mib, la chiusura della seduta e della settimana sui massimi rendono probabili un nuovo massimo giornaliero nella seduta di lunedì ed un nuovo massimo settimanale nella prossima settimana (quest’ultimo non può però coincidere col massimo giornaliero).
Ora osservate l’ultima candela; trattasi di una white marubozu della quale riportiamo un esempio scolastico:
E’ una candela bianca o verde priva di alcuna ombra, il che significa che si è aperto sui minimi e s’è chiuso sui massimi.
E’ un chiaro segnale di forza ed in un trend rialzista, come nel caso dello S&P 500, è da considerarsi come una figura di continuazione.
E’ una configurazione piuttosto attendibile ma necessita comunque di conferme.
Allo stato attuale delle cose il quadro tecnico è buono, ma allo stesso tempo ritengo possibile una breve correzione al cui eventuale verificarsi sarà bene valutare se avrà o meno scalfito la situazione grafica attuale e solo in quel momento si dovrà decidere se sarà il caso di incrementare le posizioni rialziste (o fare i primi ingressi nel caso di chi non sia ancora entrato).
Inoltre, nonostante l’impostazione sia positiva, è bene ricordare che la settimana scorsa, come precedentemente riportato, s’era previsto il rimbalzo in corso ma s’era pure specificato che lo stesso “non dovrebbe consentire di registrare massimi superiori a quello del 2 aprile (1.422 punti, vedi grafico nr. 1).”.
Al momento l’opinione non è cambiata.
Anche guardando ai fondamentali, le decisioni prese dal vertice UE stanno dimostrando di piacere al mercato, ma non so quanto la reazione positiva possa durare poichè si parla sempre e comunque di toppe per guadagnare tempo e mai di interventi risolutivi.
Il 9 giugno scorso, osservando il grafico su base settimanale, s’era evidenziata la comparsa di una engulfing bullish e la settimana successiva s’era raccontata la sua conferma.
Grafico aggiornato:
Il 16 giugno si puntualizzava:
“E’ bene specificare che gli effetti di una figura a candele conservano la propria efficacia fino a 5 periodi successivi (nel caso specifico 5 settimane) dalla comparsa della figura stessa; questo non significa necessariamente che il rimbalzo durerà esattamente 5 settimane (potrebbe durare di meno o anche di più), ma che tutto ciò che dovesse superare i 5 periodi non dovrà esser ricondotto alla figura stessa.”.
Come potete osservare dal grafico, sono trascorse già tre settimane dalla comparsa della Engulfing Bullish; secondo uno dei testi di riferimento dell’analisi delle candele la enfulfing in oggetto potrà produrre i suoi effetti al massimo per altre due settimane.
Ciò non esclude nè che il rialzo in corso si interrompa prima, nè che al termine delle cinque settimane si salga per altri motivi; tuttavia, sfruttare l’eventuale prosecuzione del rimbalzo delle prossime due settimane per ridurre/azzerare le proprie posizioni long (a maggior ragione in prossimità della resistenza a 1.422 punti) è un’ipotesi da prendere in debita considerazione.
Riccardo Fracasso
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