Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 16.565 punti, registrando un -0,51%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +5,1%.
Grafico:
La scorsa settimana, all’interno del Check Up, dopo un approfondita analisi sulla situazione economica italiana e su quella tecnica del Ftse Mib, tra le conclusioni, si scriveva:
“I trend positivi, la tenuta del luglio scorso dei minimi di marzo 2009 (area 12.300), la tendenziale registrazione di un massimo crescente e la presenza di una Forchetta ascendente di Andrews sono tutti elementi che suggeriscono a gran voce operazioni long.
L’impostazione appare chiaramente rialzista.”.
S’era quindi illustrato uno scenario tecnico positivo che ha poi trovato conferma nella settimana appena conclusa con un bel +5,1%.
S’era comunque consigliato ai profili più prudenti di attendere ulteriori conferme:
“Tuttavia, in particolare per i profili più prudenti, sarebbe preferibile attendere conferme dal superamento della resistenza a 16.250 punti, che spezzerebbe la sequenza di massimi e minimi decrescenti e con ogni probabilità vedrebbe il nostro Ftse Mib oltre la media mobile a 50 giorni, altro fattore positivo.”.
Grafico:
Come potete osservare le conferme sono arrivate, tant’è che il Ftse Mib è stato in grado di superare la media mobile a 50 giorni ed anche la resistenza indicata in area 16.250.
Lo sforzo compiuto dal nostro indice ha però originato un forte ipercomprato segnalato dal Detrended (vedi grafico nr. 1).
E’ bene comunque evidenziare che è normale per un mercato forte eccedere nell’ipercomprato come per un mercato debole nell’ipervenduto.
Mettiamola così: nel momento in cui un indicatore (in tal caso il Detrended) segnala una situazione di ipercomprato, si accende una spia che sconsiglia nuovi ingressi, ma che da sola non suggerisce nemmeno di liquidare.
Poi, ovviamente, dipende sempre da quello che è il profilo di rischio personale dell’investitore.
Ora, visto che s’è accesa la spia dell’ipercomprato, andiamo a ricercare un eventuale ostacolo sopra la testa del Ftse Mib, attraverso i ritracciamenti di Fibonacci:
Il mercato, come potete osservare, nell’ultima settimana è riuscito nell’impresa di oltrepassare sia il ritracciamento del 38,2% che del 50%.
Proprio la violazione di quest’ultimo livello rappresenta un ulteriore segnale di forza.
Ora, Fibonacci ci indica come prossimo ostacolo e possibile obiettivo area 16.867 punti che significherebbe un allungo di circa un 2% dagli attuali livelli.
Da evidenziare anche un obiettivo più ambizioso:
Chi ha ricevuto il Check Up ha avuto modo di vedere già la settimana scorsa la formazione di una Forchetta di Andrews ascendente con tanto di riconoscimento della stessa da parte del Ftse Mib.
Solitamente in questi casi è frequente il raggiungimento della mediana (M), che al momento si muove intorno ad area 17.400 punti.
Resta evidente che nel caso di eventuali crolli improvvisi da parte dei listini americani, sarebbe messa a dura prova la nostra attuale impostazione rialzista.
Riccardo Fracasso
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