Sabato scorso, nella consueta analisi settimanale dello S&P 500, scrivevo:
“La chiusura di seduta e di settimana sui massimi rendono probabile un nuovo massimo giornaliero (nella seduta di lunedì) ed un nuovo massimo settimanale (in una delle altre quattro sedute della prossima settimana).”.
Abbiamo effettivamente assistito ad un nuovo massimo giornaliero lunedì (1.672 contro il massimo del venerdì a 1.667) e ad un nuovo massimo settimanale successivamente (la settimana si deve ancora concludere ma già ora lo S&P 500 ha segnato un nuovo massimo a 1.686).
Sempre sabato scorso si scriveva:
“In questo grafico è ben evidenziato il canale entro il quale si muove lo S&P 500 dal marzo 2009 (quindi oltre 4 anni).
Il canale è molto ampio e l’ampiezza, ricordo, è sinonimo di solidità.
Tuttavia, il recente allungo ha portato l’indice americano a pochi passi dalla resistenza del canale che al momento transita in area 1.700 punti.
Tale soglia dista di un 2% dai valori attuali ed il suo raggiungimento, considerato il quadro positivo, è evento probabile.
D’altro canto, proprio il raggiungimento di tale area potrebbe coincidere con l’avvio di una correzione.”.
Ora, a pochi minuti dalla conclusione della seduta odierna (-0,83%), andiamo a vederci il grafico a 5 anni aggiornato:
Come potete osservare lo S&P 500 oggi si è avvicinato talmente tanto alla trendline superiore del canale rialzista che si può tranquillamente sostenere che ha raggiunto l’area di resistenza.
Ciò che preoccupa non è tanto il fatto che sia stata praticamente raggiunta tale retta, ma che nel farlo è comparsa una figura allarmante che andiamo a vedere col grafico su base giornaliera:
Trattasi di una Engulfing Bearish, una figura di inversione ribassista composta da una candela verde seguita da una candela rossa il cui corpo comprende totalmente il corpo di quella verde.
Il corpo della seconda candela è ampiamente più grande di quello della prima, il che rafforza il segnale.
Come più volte sottolineato, individuata una figura è sempre bene verificarne l’attendibilità.
In tal senso si procede innanzitutto esaminandone il posizionamento: una figura di inversione ribassista necessita di un trend rialzista da invertire e, nel caso specifico, tale condizione è soddisfatta poiché la Engulfing Bearish è preceduta da un vistoso movimento ascendente (vedi grafico nr. 2).
Ora passiamo alla compressione con il programma che ho appositamente costruito e che ricordo potete scaricare tra gli STRUMENTI alla voce CANDELE – COMPRESSIONE:
La candela ridotta non esprime un particolare segnale negativo, pertanto il messaggio ribassista originario della Engulfing Bearish non trova piena conferma nella candela compressa.
Sia chiaro, ciò non significa assolutamente che la figura è smentita, ma semplicemente che è potenzialmente meno attendibile di quanto lo sarebbe stata nel caso in cui la candela compressa avesse mantenuto un indicazione ribassista.
Questo mi porta a sostenere che, nonostante le Engulfing siano figure che non necessariamente richiedono conferme nel periodo successivo, in tal caso sia preferibile attenderne la conferma o la smentita dalla seduta successiva (domani).
Ovvio che chi preferisse non rischiare ulteriormente potrebbe non aspettare possibili conferme, correndo però il rischio di anticipare troppo l’uscita e di non beneficiare di un ulteriore allungo.
A mio avviso, finanziariamente è nettamente più corretta la prima strada (quindi l’attesa di eventuali conferme), anche a costo di subire un altro po’ di correzione.
D’altro canto, da evidenziare che assisteremo alla smentita della figura nel caso di risalite dello S&P 500 oltre la metà del corpo della seconda candela che compone la Engulfing:
Com’è possibile osservare dal grafico, una risalita dell’indice americano oltre i 1.662 punti, invaliderebbe la Engulfing Bearish.
Certo è che il fatto che compaia una figura ribassista sul grafico dello S&P 500 proprio quando il Nikkey ed il nostro listino (Ftse Mib) hanno raggiunto aree importanti è una coincidenza che deve far tenere alta l’attenzione a chiunque.
Per ora, ripeto, attendiamo di vedere che ci suggerirà la seduta di domani.
Riccardo Fracasso
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