Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 16.922 punti, registrando un +1,04%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +2,16%.
Aprile, conclusosi con la seduta di martedì, chiude con uno splendido +9,32%.
Grafico:
La scorsa settimana:
“Ora, Fibonacci ci indica come prossimo ostacolo e possibile obiettivo area 16.867 punti che significherebbe un allungo di circa un 2% dagli attuali livelli.”.
Si evidenziava inoltre un obiettivo più ambizioso:
“Chi ha ricevuto il Check Up ha avuto modo di vedere già la settimana scorsa la formazione di una Forchetta di Andrews ascendente con tanto di riconoscimento della stessa da parte del Ftse Mib.
Solitamente in questi casi è frequente il raggiungimento della mediana (M), che al momento si muove intorno ad area 17.400 punti.”
Ora andiamo ad osservare il grafico aggiornato, con evidenziati il livello di Fibonacci citato e la Forchetta ascendente di Andrew:
Come possiamo notare dal grafico il Ftse Mib ha raggiunto, come da attese, il primo degli obiettivi indicati (16.867 punti).
Ora, la domanda da porsi è se sarà in grado o meno di raggiungere la mediana (M) della Forchetta, che al momento transita a 17.500 punti, a quasi 4 punti percentuali dai livelli attuali.
Partiamo con l’evidenziare che la chiusura di seduta sui massimi rende probabile un massimo giornaliero nella seduta di lunedì.
Tale aspetto, però, pur suggerendo che le spinte rialziste non sono esaurite, non può garantire da solo che il Ftse Mib raggiungerà la mediana.
E’ bene evidenziare che il più delle volte, quando si indica un obiettivo, si parla comunque di un’area intorno ad un prezzo.
In altre parole, non ci sarà da stupirsi se il rialzo si fermerà poco prima o poco dopo la mediana.
Ancora una volta, molto dipenderà anche dall’andamento dello S&P 500 che, nonostante un temporaneo riconoscimento del precedente massimo, mentre scrivo sta dando dimostrazione di forza registrando massimi assoluti.
Sarà quindi interessante analizzarlo quando, tra qualche ora, saranno chiusi anche i mercati USA.
Tornando al nostro Ftse Mib, da sottolineare inoltre che sin d’ora il Detrended segnala un buon ipercomprato (vedi grafico nr. 1), il che mi porta ad affermare che eventuali ingressi su questi livelli siano particolarmente rischiosi.
A mio parere è più corretto finanziariamente sfruttare eventuali allunghi per alleggerire in modo consistente eventuali posizioni long in portafoglio.
Termino segnalando il taglio del tasso di riferimento dallo 0,75% allo 0,5% attuato ieri dalla BCE .
E’ una misura espansiva e in quanto tale è ben accetta, anche se da sola non può far più tanto.
Mario Draghi ha dichiarato che la politica monetaria “resterà accomodante per tutto il tempo che sarà necessario”.
La politica espansiva e l’inflazione contenuta (al momento è persino in discesa) non possono che sostenere i prezzi del mercato obbligazionario dell’Area Euro, rimandandone il crollo (a meno di notizie negative sulla solvibilità dei singoli Paesi) nonostante la bolla sia davvero gonfia.
Riccardo Fracasso
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