Era il 20 agosto quando (‘Oro: possibili obiettivi’), nel ricercare i possibili livelli presso i quali avremo potuto assistere a delle prese di beneficio per l’oro (che al tempo prezzava 1.367 dollari), si indicò una trendline affermando che un “ suo eventuale raggiungimento (che significherebbe vedere l’oro oltre i 1.400 dollari) andrebbe monitorato attentamente”, e successivamente, facendo ricorso ai livelli di estensione di Fibonacci, si scrisse:
“Ovviamente potrei sbagliarmi, ma personalmente sono dell’idea che il rialzo dell’oro non si sia esaurito e che le vere prese di beneficio dovrebbero manifestarsi a livelli superiori, ossia al secondo (1.440) o persino al terzo livello di Fibonacci (1.544).”.
Grafico aggiornato a mercoledì:
Come potete osservare ieri l’oro, dopo aver toccato un massimo a 1.434 in piena area Fibonacci (1.440) ed in coincidenza con la trendline superiore (T2) del canale rialzista, ha indietreggiato chiudendo a 1.417 dollari.
Si tratta proprio dei livelli che si erano indicati come possibili soglie presso le quali avremo potuto assistere a qualche vendita.
Sul breve (che interessa ai trader) a mio avviso è lecito il proseguimento della correzione che parrebbe avviatasi ieri (peraltro s’era indicata l’area critica con largo anticipo), mentre sul lungo (che interessa agli investitori di più ampio respiro) l’oro rimane impostato saldamente al rialzo.
I venti di guerra provenienti dalla Siria potrebbero stravolgere l’attuale fragile situazione di breve (in questi contesti gli investitori solitamente si rifugiano nell’oro) ma è pur vero che un trader generalmente effettua operazioni rapide e quando si presentano validi motivi tecnici per liquidare (peraltro in forte guadagno) lo fa, incurante di quel che poi sarà.
Riccardo Fracasso
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