Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.960 punti, registrando un +0,19%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,10%.

Grafico:

S&P 500 ,  6 anni su base mensile

S&P 500 , 6 anni su base mensile

Una simile settimana nulla aggiunge a quanto già scritto nelle precedenti analisi.

Ne ribadiamo il punto saliente: area 1.989-2.000 rappresenta un ostacolo rilevante alla corsa dello S&P 500.

Va comunque precisato che un trend è tale fino a prova contraria.

Requisito necessario per definire un trend rialzista è la sequenza di minimi e massimi crescenti, aspetto che attualmente è pienamente soddisfatto.

Un conto è privilegiare altre borse rispetto a quella americana (comportamento corretto), un altro è quello di aprire addirittura posizioni short contro i listini USA (operazione rischiosa che, se proprio si vuole inserire, non può prescindere dall’uso dello stop loss).

Riccardo Fracasso

 

6 Responses to S&P 500: settimana invariata

  1. aldo ha detto:

    i motivi perche’ gli indici americani hanno questo andamento a sali scendi contenuto, da un certo periodo,
    come anche SP500,mi fa pensare a due cose.
    O siamo in una iniziale fase distributiva e presto ne vedremo delle belle.
    O si aspetta un motivo di tipo macroeconomico
    oppure politico/internazionale per una correzione del 15/20% degli indici
    Questa e’ la forte impressione che ho
    visto anche il valore di vix sempre piu’ vicino a 9.5/10

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Aldo,
      negli USA è diverso tempo che la mano primaria ha scelto di contenere le correzioni e per farlo deve ridurre la volatilità che però impedisce all’indice anche di fare slanci rialzisti notevoli.
      A ciò aggiungi che sono sempre meno gli investitori che non hanno già formato posizioni rialziste sul mercato azionario USA.
      Un saluto.

      • aldo ha detto:

        A parte questi fatti,e l’analisi tecnica,
        la sua impressione,sensazione,quale e’
        dato che i listini americani non possono salire in continuazione, come hanno fatto
        da molto tempo.
        La mano primaria come lei dice tiene la volatilita bassa,perche’ solo poiche’ non ha ancora deciso cosa fare? e temporeggia?

        • RICCARDO FRACASSO ha detto:

          Aldo, se non è un problema, possiamo tranquillamente passare a darci del ‘tu’.
          Premesso che la mia più grande consapevolezza è quella di non conoscere il futuro, ritengo che area 2000 rappresenti un ostacolo importante, che difficilmente sarà superato con convinzione.
          A quel punto potrebbe anche esserci una correzione decisa che potrebbe sancire l’inizio di un’ampia fase distributiva.
          Per avere le idee più chiare ci sarebbe bisogno di un check up che, quando il tempo me lo consentirà, farò.
          Ad ogni modo, io preferisco altri listini a quello americano.
          Quello usa può anche trascinarsi avanti per qualche altro punto, ma il rapporto rischio/rendimento lo vedo alquanto sbilanciato dalla parte del rischio.

          • aldo ha detto:

            Il mercato americano lo seguo perche’
            sembra essere un faro nella notte per gli altri ljstini,non mi interessa investire in america, mi basta l’ italia e il mib30. Sono un pensionato
            che nella vita ha avuto altri interessi ,stanco delle banche e relativi consigli che danno interessi
            miseri da 1 anno e 1/2 compro e vendo
            azioni online con un buon risultato.
            Trovo il tuo sito e la tua preparazione
            un ottimo motivo di riflessione e confronto anche se non ho una prepazione adeguata,se me lo permetterai ogni tanto ti chiedero delle cose (comunque godi della mia stima)
            Un gentile saluto
            Aldo

  2. RICCARDO FRACASSO ha detto:

    Fermo restando che non conosco il futuro, certo, chiedi pure ed in base al tempo a disposizione ti risponderò.
    Grazie per i complimenti e buona serata.

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