Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.978 punti, registrando un -0,48%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,01%.
In diverse occasioni nelle ultime analisi s’è affermato come area 2000 punti debba essere considerata un ostacolo rilevante sia perché è una resistenza psicologica importante sia pressoché coincidente con un punto pivot annuale (1.989).
Ovviamente quando si parla di area si intende una zona di prezzi intorno ad un livello.
Area 2000 punti, quindi, può dirsi raggiunta ormai da diverse settimane:
Inoltre, nonostante nel corso dell’ultima settimana lo S&P 500 abbia registrato un nuovo massimo storico (1991 punti), nel grafico si può notare come le ultime 4 chiusure settimanali siano state contenute dai 1.985 punti.
L’eventuale chiusura settimanale oltre tale livello tecnico potrebbe consentire un ulteriore impulso rialzista al listino americano.
Tale ipotesi non va esclusa.
Tuttavia, si evidenzia nuovamente come area 2000 punti vada considerata raggiunta ed in un contesto in cui molti indicatori indicano un mercato estremamente tirato.
In altre parole, lo S&P 500 ha raggiunto un target col fiato molto corto.
Il rapporto rischio/rendimento è assolutamente sfavorevole.
Forse è eccessivo azzerare completamente eventuali posizioni rialziste in portafoglio, ma prendere profitto di un parte consistente, specie sugli strappi, nell’attesa che una correzione decisa possa ricreare valore, appare a mio avviso saggio.
Riccardo Fracasso
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