Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.061 punti, registrando un +0,24%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -2,23%.
La scorsa settimana:
“Sotto l’aspetto del breve termine lo S&P 500 presenta diversi punti in comune col Ftse Mib:
- acquisti nella parte finale della settimana ;
- chiusura settimanale superiore ai massimi della precedente;
- chiusura settimanale vicina ai massimi della settimana.
In base a tali elementi ritengo probabili nuovi record per lo S&P 500.”.
Grafico:
Le cose sono andate evidentemente in modo diverso da quanto previsto.
Lo S&P 500, nonostante la buona impostazione grafica, non è stato in grado di oltrepassare il precedente massimo storico che, peraltro, distava ad appena mezzo punto percentuale.
Ora l’impostazione di breve periodo è negativa, governata dalla forchetta ribassista che ho evidenziato nel grafico.
Il primo obiettivo (la Mediana) è già stato raggiunto.
Se da una parte va detto che il raggiungimento della Mediana rappresenta un evento piuttosto probabile (secondo le statistiche si parla dell’80%), il raggiungimento della parallela più distante (nel caso specifico la parallela inferiore) è evento ben più raro, ma comunque da considerare.
Ad ogni modo, l’area intorno alla parallela inferiore rappresenta il secondo target indicato dalla forchetta nel caso in cui la discesa dovesse estendersi.
La parallela inferiore attualmente transita in area 2000 punti, in convergenza con la media mobile a 200 giorni.
D’altro canto, invece, l’eventuale superamento della parallela superiore della forchetta andrebbe letta come un segnale positivo.
Riccardo Fracasso
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