Titoli di stato: aggiornamento
Circa un mese fa, esaminando la situazione dei principali titoli di stato pubblicai, tra l’altro, una tabella che li riportava in ordine decrescente di rendimento reale:
Di seguito la tabella aggiornata in ordine alfabetico:
In questa tabella vi invito a prestare attenzione alla colonna che ospita i dati dei rendimenti lordi (non quelli reali).
Premessa: l’andamento del prezzo di un titolo obbligazionario è inversamente proporzionale al suo rendimento lordo, per cui un calo del rendimento implica un apprezzamento del titolo.
Lo scorso mese, si scriveva così:
“Per il secondo mese successivo l’inflazione sale e, a fronte di rendimenti lordi pressoché invariati, ha come logica conseguenza la riduzione del rendimento reale.
Alla luce di tali aspetti, il mercato obbligazionario è sempre più in pericolo: infatti, se la tendenza rialzista dell’inflazione dovesse proseguire presto saranno i rendimenti lordi a dover salire (il che implica un deprezzamento del mercato obbligazionario) per dar un senso all’asset.”.
I timori si sono rivelati giustificati vista la violenta discesa generalizzata del comparto obbligazionario.
In evidente controtendenza solo la Russia, la Grecia e la Spagna.
Fa rumore, seppur fosse nell’aria ormai da diverso tempo, il tonfo del BUND che a mio avviso potrebbe essere considerato come il segnale che i bond dell’Area Euro abbiano toccato i propri massimi.
Ora esaminiamo la tabella aggiornata ed ordinata in funzione dei rendimenti reali:
Rispetto al mese scorso il numero di decennali con un rendimento reale superiore al 2% sale da 7 a 9: non accadeva dal Maggio dell’anno scorso.
Esce la Cina ed entrano Portogallo, Regno Unito e Korea del Sud.
Il forte calo delle ultime settimane ha prodotto quindi i suoi effetti.
Ferma restando la mia opinione che il mercato obbligazionario (considerato nel suo complesso) abbia visto i propri massimi, dopo lo scrollone di Maggio, potrebbe esserci una temporanea fase di tregua, prima di nuove ondate di vendite.
Riccardo Fracasso
5 Responses to Titoli di stato: aggiornamento
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Secondo te quale può essere un rendimento standard medio che potrebbe lateralizzare anche per molto sul decennale?
Ciao Roberto,
un rendimento reale di equilibrio è il 2% anche se poi ci sono fasi in cui incide in misura più o meno consistente il rating oltre che le aspettative inflattive.
Io penso che dai massimi relativi dei rendimenti (quindi minimi relativi per i decennali) segnati ad inizio maggio ci stia qualche settimana di stabilizzazione/rimbalzo.
Poi dipenderà anche dall’andamento dell’inflazione.
Riccardo
Ciao Roberto, seguo da anni le tue news-letters e ti rinnoovo i complimenti x la saggezza e la misura con cui le fai. Mi permetto di porti un quesito: detengo i seguenti BTP e vorrei sapere , visto che il sottostante ha perso parecchio se mi conviene liberarmene o tenerli, BTP 1 FB 37 4%(oggi a 111,69 e a febbraio a 136,74 MAX), BTP 1 AGO 39 5% (oggi a 128,35 e a febbraio 158,40 MAX). Ti ringrazio anticipatamente se vorrai essere cortese nel darmi un parere. Ste
Ciao Roberto, ti rinnovo i complimenti x la saggezza e la misura con cui scrivi le tue news-letters che seguo da anni. Ti chiedo un parere su dei BTP che detengo e che scioccamente non ho venduto a febbraio quando erano al max del valore del titolo, BTP 1 FB 37 4% – oggi a 111,69 e a febbraio a 136,74, BTP 1 AGO 39 5% – oggi a 128,35 e a febbraio a 158,40. Prevedi che salga ulteriormente il rendimento a scapito del titolo oppure si può intravedere una ripresa del titolo?
Grazie
ste
Ciao Stefano, mi chiamo Riccardo.
Premetto che per regolamento il blog è un ‘servizio’ di analisi e non di consulenza personalizzata.
Ad ogni modo posso esprimere delle considerazioni che non debbono essere lette come consigli.
Ritengo che i BTP abbiano toccato i propri massimi di lungo (probabilmente lughissimo) termine.
Tuttavia, se la situazione greca dovesse sistemarsi è possibile un rimbalzo che, a mio avviso, andrebbe sfruttato per liquidare.
Buonanotte.
Riccardo