Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.122 punti, registrando un +0,08%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,31%.
Ieri, nell’esaminare il Ftse Mib, si pose l’attenzione anche sull’indice americano:
“Si consolida la preferenza per l’ipotesi rialzista le cui possibilità successo aumenterebbero nel caso in cui lo S&P 500 riuscisse ad oltrepassare in modo convinto l’area di resistenza a ridosso della quale si muove da fine Febbraio.”.
Grafico:
Si conferma l’incapacità dell’indice americano di oltrepassare con convinzione l’area di resistenza intorno ai 2.120 punti.
Tuttavia, anche in questa settimana sono diversi gli indizi che suggeriscono un superamento già nella prossima:
- la chiusura settimanale nei pressi dei massimi;
- la chiusura settimanale superiore ai massimi della precedente;
- la sequenza di minimi crescenti avviatasi ad inizio marzo (evidenziata nel grafico).
Ad avvalorare la particolare importanza del momento c’è proprio la situazione grafica del ratio tra lo S&P 500 ed il TBOND a 10 anni:
Un grafico al rialzo descrive una maggior forza relativa dell’indice azionario americano.
Ciò premesso, innanzitutto si evidenzia un trend di fondo rialzista.
Inoltre, si osservi come il rapporto, anche in tal caso, si sia portato a ridosso di una resistenza statica inviolata da fine dicembre 2014.
Ovviamente, l’eventuale superamento convinto di tale livello rappresenterebbe un importante conferma di forza.
Riccardo Fracasso
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