Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 22.699 punti, registrando un +1,07%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,78%.
La scorsa settimana:
“Logicamente gli sviluppi della telenovela greca, fuori dal nostro controllo, incideranno sull’andamento dei mercati finanziari in un senso o nell’altro, ma ad oggi, considerando gli aspetti appena elencati, pur dovendo mettere in conto una certa volatilità per la prossima settimana, si resta positivi.”.
Effettivamente quella appena conclusa è stata una settimana alquanto volatile.
Grafico:
Si osservi come il Ftse Mib abbia dapprima bucato l’importante minimo segnato ad inizio maggio (22.296 punti), per poi giungere nell’area di ritracciamento del 38,2% di Fibonacci della gamba rialzista avviatasi dal minimo di Gennaio.
Proprio l’estensione della correzione al primo livello di Fibonacci rende più salutare la situazione e meno necessario un ulteriore storno, almeno in tempi brevi.
Ricordiamo inoltre che il più delle volte uno storno si interrompe al ritracciamento del 38,2% di Fibonacci, e la reazione nei pressi dello stesso ne conferma la statistica.
A questo punto, se c’è un indice cui manca una correzione da troppo tempo è lo S&P 500, ed è presumibile che partirà da proprio da lì il vero segnale ribassista per tutti i mercati.
Tornando al nostro indice, si osservi come l’ultima candela settimanale corrisponda ad un Hammer, figura di inversione rialzista, che comunque necessita di conferme dalla prossima settimana.
Inoltre, la chiusura settimanale nei pressi dei massimi rappresenta un aspetto positivo.
A ciò si aggiungano gli acquisti nella parte finale della settimana, la più importante.
Già a questo punto dell’analisi appare utile elencare gli elementi positivi sin qui elencati:
- reazione nei pressi di un supporto (ritracciamento del 38,2% di Fibonacci);
- hammer su base settimanale (figura di inversione rialzista);
- chiusura settimanale nei pressi dei massimi;
- acquisti nella parte finale della settimana, la più importante.
Proseguiamo il nostro studio grafico evidenziando un aspetto negativo:
Rispetto alla scorsa settimana, alla sequenza di massimi decrescenti si aggiunge ora quella di minimi decrescenti, che ci consente di tracciare un canale ribassista che identifica un trend secondario chiaramente discendente.
Fino a che il nostro listino si manterrà all’interno di tale canale, l’impostazione di medio periodo rimarrà ribassista.
D’altra parte, l’eventuale superamento della trendline superiore (che attualmente transita a circa 23.750 punti) rappresenterebbe un segnale di forza che proietterebbe il nostro indice verso il target più volte indicato, ossia l’area intorno alla parallela superiore della Forchetta rialzista (che al momento si muove a circa 25.000 punti).
Ovviamente gli sviluppi della questione greca incideranno sull’andamento del listino.
Pur consapevoli dei pericoli, si continua ad attribuire maggiori probabilità ad uno scenario rialzista.
E’ comunque bene precisare come sia indubbio che a Dicembre il Ftse Mib presentasse un rapporto rischio/rendimento alquanto migliore (quindi più conveniente) rispetto a quello attuale.
Riccardo Fracasso
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