Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.842 punti, registrando un -0,08%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -3,05%.
Era il 16 Ottobre quando, con largo anticipo, si indicò il target potenziale del rialzo che al tempo era in corso:
“Ciò premesso, si evidenzia area 22.800 punti in cui convergono la parallela superiore della forchetta ribassista di medio termine e l’estensione di Fibonacci del 100%.
In buona sostanza, nel caso di ulteriore allungo, il prossimo ostacolo potrebbe essere tale soglia.”.
La corsa del Ftse Mib si è poi effettivamente arrestata entro l’area indicata, registrando un massimo a 22.875 punti.
Il riconoscimento di una resistenza ha rappresentato il primo segnale negativo.
Il secondo è giunto questa settimana, rappresentato dal chiaro ritorno dell’indice all’interno della forchetta ribassista di medio periodo:
Tale rientro si classifica come falsa rottura della parallela superiore della forchetta.
A questo punto, l’eventuale tenuta della trendline inferiore del canale rialzista e l’eventuale successivo superamento della parallela superiore della forchetta ribassista costituirebbero importanti elementi di inversione rialzista del trend secondario.
Ed è su questi valori che è possibile costruire una strategia che può prevedere due diversi tipi di entrata:
- in controtendenza, su un supporto (il più importante è rappresentato dall’area intorno alla parallela inferiore del canale rialzista che, dalla prossima settimana, passerà a circa 20.950 punti, valore via via crescente col passare del tempo);
- sulla forza, alla successiva rottura della trendline superiore della forchetta ribassista (che dalla prossima settimana transiterà a circa 22.150 punti, valore a scendere).
Interessante una strategia che preveda l’applicazione di entrambi i tipi di ingresso.
Ora prendiamo in considerazione due ipotesi:
- il Ftse Mib inverte al rialzo prima di raggiungere l’area intorno alla parallela inferiore del canale rialzista: in tal caso si limiterebbe la propria strategia al secondo tipo di ingresso;
- il Ftse Mib rompe con convinzione la parallela inferiore del canale rialzista: possibile, ma a difendere l’impostazione resterebbe comunque la trendline inferiore della forchetta rialzista di lungo termine.
Un’ultima informazione da tenere in considerazione: sulla base dello scenario presentato con l’ultimo check up, si prevede per lo S&P 500 un minimo crescente tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre.
Ammesso e non concesso che tale conclusione sia corretta, e considerando la rilevanza della borsa americana, ritengo plausibile che il minimo del Ftse Mib non sia registrato la prossima settimana, ma in una di quelle successive (in buona sostanza, c’è ancora un po’ di tempo prima di preparare il dito sul grilletto).
Il tutto, ovviamente, nella piena consapevolezza di non conoscere il futuro.
Riccardo Fracasso
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