Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 21.015 punti, registrando un -1,84%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -4,57%.
La scorsa settimana proposi un target al calo in atto:
“In buona sostanza: target 21.550 con possibili estensioni verso area 21.100.”.
Grafico:
Magari sbaglio, ma sembra proprio che non fosse poi una ‘topica’ così ‘clamorosa’ (com’è stata descritta in un commento) la mia previsione di una discesa tra la fine di Novembre e la prima metà di Dicembre.
In sole due settimane s’è persino passati dal timore di perdere il treno del rialzo a quello che possa essere sbagliato salirci ad un prezzo sensibilmente sceso.
Dall’euforia al panico, passaggio emotivo tipico della finanza comportamentale; stati d’animo comprensibili, sia chiaro, ma sconvenienti nella finanza, settore in cui è indispensabile basarsi esclusivamente sulla razionalità.
Ed è in modo razionale che proseguiamo nella nostra analisi.
Dal grafico è evidente come il mercato stia mettendo sotto grande pressione la trendline inferiore del canale rialzista di medio periodo.
Al momento non è possibile parlare di rottura convinta ma di semplice sforamento.
Tuttavia, preoccupa la chiusura settimanale vicina ai minimi che, spesso, ne anticipa ulteriori nel corso della successiva.
Sarebbe stato tutto più semplice nel caso di una chiusura in buon recupero nella seduta odierna ma, si sa, il mercato non si muove a nostro piacimento.
Restano comunque ampiamente valide le argomentazioni che mi avevano portato a definire la correzione in corso come occasione di ingresso:
- stagionalità favorevole (Ottobre-Aprile);
- carenza di alternative;
- politica monetaria espansiva;
- trend primario rialzista.
In un simile contesto ed in una situazione di evidente panico, al di là di eventuali code ribassiste velenose, ogni momento è buono per una violenta ripresa degli acquisti.
Code velenose che, se rientrano rapidamente, non devono preoccupare gli investitori di medio periodo.
Riprendiamo le estensioni di Fibonacci pubblicate la scorsa settimana:
Superata l’estensione del 100%, Fibonacci ci indica come prossimo livello area 20.737 punti (161,80%).
Personalmente non ricordo di aver mai assistito ad una rottura decisa dell’estensione del 161,80%.
Probabilmente sarà anche successo qualche volta, ma sicuramente ciò rappresenta un evento alquanto raro, ed è noto che il compito di chi investe è ‘semplicemente’ quello di ricercare lo scenario più probabile.
In buona sostanza, la mia visione è la seguente: in un contesto in cui comunque ogni momento è buono per una improvvisa quanto decisa ripresa degli acquisti anche in modo inosservante dei riferimenti tecnici, appare possibile una prosecuzione del calo fino ad area 20.737 punti (estensione del 161,80% di Fibonacci), ma improbabile una rottura convinta della stessa.
Per quanto ovvio, segnali di recupero da parte della borsa americana costituirebbero elemento favorevole anche per la nostra piazza.
Permane una visione positiva di medio periodo.
Riccardo Fracasso
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