Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.175 punti, registrando un +0,46%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,61%.
L’evoluzione delle ultime settimane, col nuovo massimo storico del listino americano, pur non escludendo l’ipotesi di una rottura convinta, rientra perfettamente in quel che è lo scenario di falsa rottura presentato addirittura ad inizio Marzo,
La chiusura settimanale sui massimi e superiore a quelli della precedente settimana rappresentano aspetti positivi che rendono probabili ulteriori allunghi.
Grafico:
Trend primario laterale e trend secondario rialzista (governato dalla forchetta tracciata nel grafico).
Come potete osservare, i prezzi si trovano a contatto con la mediana che ne rappresenta il principale target (peraltro convergente col pivot annuale R1 a 2.162 punti).
Seppure al momento non sia presente alcun segnale concreto di inversione del trend secondario rialzista, considero questo allungo come un’occasione per alleggerire, lasciando ai più bravi il compito di vendere sui massimi, ma anche il rischio di restare col cerino in mano.
Un primo segnale di debolezza sarebbe rappresentato da una chiusura settimanale (ancor meglio mensile) all’interno del range laterale.
Un secondo segnale dalla rottura convinta dell’area intorno alla parallela inferiore che ad Agosto transiterà in area 2.010 punti, soglia che ricorderà qualcosa a quanti hanno avuto modo di leggere l’ultimo Check Up.
Riccardo Fracasso
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