From the daily archives: sabato, Agosto 27, 2016
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.169 punti, registrando un -0,16%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,68%.
Notare i prezzi a contatto della mediana da ben 7 settimane, periodo in cui stanno mettendo sotto pressione area 2.162 (pivot annuale R1), soglia indicata da mesi come target potenziale del rialzo.
Grafico:
Sia chiaro, sono tuttora assenti segnali grafici concreti di inversione ribassista.
Al momento, disponiamo ‘solo’ di alcuni indizi offerti dall’analisi volumetrica:
- la più volte citata distribuzione volumetrica sbilanciata nella parte superiore del range laterale indica la partecipazione primaria a livelli presso i quali è più ragionevole pensare ad una fase distributiva che non ad una accumulativa;
- l’uscita dal range laterale non si è concretizzata con uno strappo deciso e non è stata accompagnata da un aumento deciso di volumi, aspetti solitamente presenti nel caso di rotture convinte;
- l’arresto del rialzo e lo stazionamento nei pressi dell’area target indicata (Pivot annuale R1 = 2.162), con costante accumulo dei volumi che suggerisce un’ultima fase distributiva da parte della mano primaria. D’altro canto, doveroso indicare una interpretazione opposta (quindi rialzista): dopo lo sforamento del range laterale un ripensamento da parte della mano primaria che ha deciso di ricostruire rapidamente nuove posizioni long. Ipotesi lecita, ma a mio avviso meno probabile della precedente lettura. Infatti, dopo una probabile prolungata fase distributiva come quella cui abbiamo assistito nell’ultimo anno e mezzo, in un contesto peraltro fertile per i ribassi (stagionalità sfavorevole, esaurimento cartucce da parte della Banche Centrali, debole ripresa economica globale, livelli margin debt, criticità settore bancario europeo, ecc.), avrebbe senso che la mano primaria stravolgesse la propria strategia solo nel caso in cui emergessero nuovi importantissimi market mover rialzisti, al momento assenti.
Nel caso di calo, saranno comunque diversi gli step grafici:
- rientro nel range laterale;
- POC (area 2.074);
- area 2.010 punti (importante area emersa nel corso dell’ultimo check up).
Ma, al di là di tutto, l’aspetto più importante è che i rendimenti potenziali non compensano nemmeno lontanamente quelli che sono i rischi potenziali.
Riccardo Fracasso
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