S&P 500 sempre a contatto con l’area di resistenza
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.372 punti, registrando un +0,33%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,44%.
Di seguito l’aggiornamento del grafico proposto la scorsa settimana:
Come scritto la scorsa settimana il listino americano, in situazione di chiaro ipercomprato sulle principali scale temporali, ha raggiunto l’importante area 2.400 punti in cui convergono il pivot annuale R1 e la mediana della Forchetta.
Sono presenti le precondizioni per una correzione decisa ma al momento è assente un segnale concreto.
D’altro canto, giusto evidenziare l’assenza di un importante elemento che ha caratterizzato i tonfi avviatisi nel 2000 e nel 2007 (-50% e -57%): la convenienza dei bond.
In buona sostanza, sono presenti le precondizioni per una correzione decisa (attualmente l’ipotesi principale tra le due) ma non per un crollo percentualmente simile ai precedenti.
Tuttavia, il ciclo completamente distorto dalla politica monetaria senza precedenti (attualmente in fase di rientro) ci impone di non esclude andamenti differenti ma comunque già visti in altri Paesi (da vent’anni i rendimenti del Giappone sono vicino allo zero ma ciò non ha impedito al NIKKEY di subire crolli del 60%).
Sarà quindi bene procedere per step, anche perchè al momento il trend è chiaramente rialzista e sono assenti segnali di inversione.
Riccardo Fracasso
3 Responses to S&P 500 sempre a contatto con l’area di resistenza
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Ciao Riccardo, cosa puoi dirci dei volumi dello S&P?
Ciao Claudio,
volumi molto elevati nella settimana precedente a questa, quella in cui sono stati segnati i massimi e poi si è lievemente ritracciato.
Un campanello d’allarme ma è bene attendere segnali concreti.
Saluti.
Riccardo
grazie