Considerata la carenza di novità rilevanti sullo S&P 500, in sostituzione alla consueta analisi dedicata al listino americano, oggi andiamo ad aggiornare la situazione dei metalli preziosi.
Oro:
Il superamento temporaneo dell’area in cui convergono il massimo di Febbraio (1.263 dollari) e la media mobile a 200 giorni (1.256 dollari) con successiva retromarcia dell’oro descrive l’incapacità di superare tale resistenza.
Un simile andamento innalza le possibilità di un ribasso che potrebbe rivelarsi anche robusto e che sarebbe negato solo col superamento (anche un semplice sforamento) del massimo registrato ieri (1.270).
L’eventuale correzione (che per i più aggressivi può essere considerata come occasione per shortare, purchè con l’impostazione di uno stop) col tempo potrebbe portarci ad un ingresso da investimento sull’oro.
Ad ogni modo, come al solito, situazione da esaminare step by step, a partire dalla tenuta dei massimi di ieri.
Situazione grafica simile, anche se non identica in tutti gli aspetti, per l’argento:
Riccardo Fracasso
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