Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.736 punti, registrando un +0,22%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -1,61%.
Nel 2018 abbiamo assistito a 2 correzioni decise: una avviatasi a fine Gennaio, l’altra a fine Settembre.
Entrambe si sono estese per l’11%.
Tuttavia, esistono degli elementi che distinguono l’ultima discesa da quella di inizio anno:
- la violazione della media mobile a 200 giorni;
- l’ampiezza che separa le due medie mobili (50 e 200 giorni) vistosamente più ristretta, con rischio ‘incrocio della morte’;
- l’inclinazione ribassista, seppur lieve, della media mobile a 200 giorni indica un possibile cambio della tendenza di lungo termine.
In buona sostanza, il secondo calo, a differenza del primo, sta intaccando l’impostazione di fondo del listino americano.
Un ulteriore deterioramento del contesto si otterrebbe con l’eventuale incrocio della morte e/o con una chiusura trimestrale negativa (elemento raro che peraltro ha caratterizzato le inversioni del 2000 e del 2007).
Fino ad allora è preferibile non sancire sentenze definitive.
Riccardo Fracasso
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