Andiamo ad esaminare l’annata dello S&P 500.
La borsa americana chiude:
- dicembre: -9,18%
- IV trimestre: -13,97%
- 2018: -6,24%
Chiusura a 2.506 punti, massimo annuale a 2.940 punti (Settembre) e minimo a 2.346 (Dicembre), comunque superiore a quello del 2017 (2.245).
Considerata la reazione, da area 2.346 punti diventa particolarmente rilevante da monitorare con attenzione.
L’eventuale cedimento aprirebbe le porte per una nuova accelerazione ribassista.
Fa notizia il violento calo del IV trimestre (-13,97%), se si considera che è il periodo statisticamente di gran lunga migliore.
Nell’ultimo ventennio, infatti, solo in altre 4 occasioni il IV trimestre si è concluso in passivo, 3 delle quali hanno caratterizzato i crolli avviatisi nel 2000 e nel 2007.
Aspetto che, quindi, suggerisce prudenza.
Gli eventi grafici di maggior rilievo del 2018 sono:
- l’incrocio della morte avvenuto (Dicembre);
- riconoscimento della parallela superiore della forchetta rialzista (durante tutto l’anno).
Si ritiene, pur non escludendo la possibilità di rimbalzi anche importanti, che nel corso del 2019 saranno segnati minimi significativamente più bassi di quelli visti nel 2018.
Riccardo Fracasso
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