Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 20.799 punti, registrando un -3,5%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -5,39%.
Nelle ultime due settimane abbiamo assistito, in ordine di tempo:
- all’ennesimo respingimento della salita a contatto con la fortissima resistenza statica in area 24.500 punti;
- alla rottura dell’importante area 22.000 in cui convergono la media mobile a 200 giorni (che attualmente transita a 22.287 punti) ed il punto pivot centrale annuale (21.822 punti).
A questo punto l’ultimo vero baluardo è costituito dalla trendline di minimi crescenti che attualmente si muove in area 19.100 punti (retta verde del primo grafico).
Ma, ancor prima, estremamente interessante il supporto pluriennale in del settore bancario (area 7.350 punti):
Si osservi come, in due sole settimane, le ondate di vendite hanno portato l’indice bancario da una possibile rottura dei massimi del 2019 ad un soffio dai minimi del 2018 e del 2019.
La lieve maggior forza relativa nell’ultima seduta del settore bancario (-2,55% rispetto al -3,5% del Ftse Mib) nei pressi di una così importante area di supporto, se aiutata dalla borsa americana, potrebbe anticipare un buon rimbalzo.
D’altro canto, l’eventuale rottura convinta di tale area rappresenterebbe un segnale estremamente negativo.
Riccardo Fracasso
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