Ieri sera l’agenzia Standard & Poor’s ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook negativo.
Notizia positiva se si considera il rischio declassamento di uno o addirittura due gradini.
L’agenzia ha giustificato la decisione col sostegno della BCE .
Al di là dei programmi già esistenti, è giusto precisare che dei nuovi aiuti si sta ancora parlando all’Eurogruppo, e quasi certamente non arriveranno prima di Giugno.
Si accoglie con un felice sospiro di sollievo la notizia, ma è bene ricordare come in passato il nostro rating (e non solo il nostro) sia stato abbassato per motivi meno rilevanti.
Probabilmente siamo stati graziati in virtù dell’eccessiva severità patita in passato.
Tuttavia, l’impressione personale è che in questo periodo vi sia la volontà, forse ordinata dall’alto, di fare il possibile per non alimentare ulteriori tensioni.
E’ sempre opinione personale, volgendo lo sguardo ad un futuro non immediato, che se e quando la gestione del debito pubblico si rivelerà, come temo, complicata, il rischio di declassamento si concretizzerà.
Credo che quando sarà esaurita l’attuale recessione globale (perchè siamo in recessione globale, non scordiamolo!), ad alcuni Paesi in particolare tra cui l’Italia, sarà chiesto uno sforzo per rientrare dal debito, e per noi si tratterà dell’ennesima ripresa persa o sfruttata solo in parte (dopo un ventennio a crescita a zero).
Riccardo Fracasso
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