Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 25.494 punti, registrando un -1,64%.
Il bilancio settimanale è pari a un -6,55%.
Ormai da qualche settimana s’era ripetuto come il listino bancario, il listino azionario italiano e il loro rapporto di forza avessero raggiunto aree di resistenza significative.
Si osservi come le rispettive aree di riconoscimento siano state realmente riconosciute.
Inoltre, la scorsa settimana, parlando del fallimento della Silicon Valley Bank, si scriveva così:
“Si ricorda che, mentre negli Stati Uniti il principale canale creditore è rappresentato dal mercato finanziario (principalmente attraverso il collocamento obbligazioni, gli aumenti di capitali, le cartolarizzazioni), in Europa prevale il settore bancario.
Conseguentemente, difficoltà di tale comparto hanno un forte impatto sull’economia europea e sui listini azionari, in particolare quelli con una forte presenza di banche (in primis la borsa italiana).”.
Settimana appena conclusa effettivamente con una netta minor forza relativa delle borse europee (Eurostoxx 50 -3,89%), in particolar modo di quella italiana (-6,55%), rispetto a quella americana (+1,43%).
Lungi da me, sia chiaro, la volontà di lanciare messaggi positivi in merito a quest’ultima.
Riccardo Fracasso
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