Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 5.464 punti, registrando un -0,16%.
Il bilancio settimanale è pari a un +0,61%.
Situazione pressoché invariata ormai da tempo.
Da una parte abbiamo un contesto grafico positivo, trend rialzista, assenza di segnali ribassisti e volatilità molto contenuta.
Spostandoci ai fondamentali, troviamo un’elevata sopravvalutazione, alternative conservative decisamente più convenienti e un sistema che regge su un debito sempre più costoso, tutti elementi che col tempo hanno sempre portato a crolli importanti.
Il passato ci regala esempi in cui spesso le quotazioni si muovono in modo illogico anche per diverso tempo, per poi assestarsi.
Basti pensare come il bund a 10 anni (emittente AAA) per un lungo triennio (2019-2021) attrasse investimenti offrendo rendimenti negativi.
Memori di questo e di altri episodi, non si escludono ulteriori allunghi ma si evidenzia la mancanza di valore.
Riccardo Fracasso
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