Cenni di pianificazione finanziaria
Con Finanza e Dintorni, non potendo esaminare l’intero mondo finanziario, s’è deciso di analizzare costantemente solo il Ftse Mib (per ovvi motivi) e lo S&P 500 (per motivi di importanza e di incidenza sulle altre borse).
C’è il pericolo, però, di fornire una impressione sbagliata su quel che è la mia filosofia di investimento.
Non vorrei, infatti, trasmettervi un concetto completamente opposto a quello che mi appartiene.
In realtà, ho una visione ben più globale sugli investimenti.
La pianificazione deve rispettare il principio della diversificazione, che consente una riduzione del rischio.
Si devono considerare i vari asset (azionario, obbligazionario, monetario e materie prime) e pesarli in funzione di quel che è la convenienza del momento, oltre che al personale profilo di investitore (grado accettazione rischio ed orizzonte temporale).
Inoltre, nella ripartizione va tenuto conto dell’aspetto della volatilità (indice di rischio) degli asset.
Ha senso detenere asset volatili (in primis azionario e materie prime) solo se effettivamente più performanti, altrimenti si ottiene come unico risultato quello di incamerare volatilità.
Un portafoglio va considerato nel suo complesso e non in funzione dei singoli componenti.
I singoli investimenti rappresentano tasselli di un puzzle che devono incastrarsi tra loro.
In buona sostanza, è indispensabile una logica di portafoglio.
Non è certamente un dramma se una componente perde, specie se il risultato complessivo di questo puzzle è positivo.
Un asset meno performante può aver fornito un apporto ugualmente importante al portafoglio in termini di diversificazione e di contenimento di volatilità.
Infine, un portafoglio non deve essere valutato esclusivamente dal rendimento (solitamente l’unica misura di valutazione degli investitori) ma anche dal fattore rischio.
Tale post è motivato dal timore personale che qualche lettore costruisca portafogli privi di diversificazione e di una logica globale.
Riccardo Fracasso
34 Responses to Cenni di pianificazione finanziaria
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Buon giorno Riccardo
Grazie dei tuoi consigli
È sempre un piacere leggerTi
Grazie e buon week
Buona domenica.
Riccardo
A me non dispiacerebbe ogni tanto un’analisi seria su petrolio e btp.
Salve Emiliano, raramente ho pubblicato qualcosa sul petrolio, ma per motivi di tempo devo fare delle scelte.
Ad ogni modo hai fatto bene a farmelo presente.
Buona domenica.
Riccardo
Grazie a te per il tempo che dedichi alle analisi. Per me sono un appuntamento fisso dell week end. E una buona mappa.
Prego Emiliano.
Buona giornata.
Riccardo
ciao Riccardo, vorrei solo farti i complimenti per il tuo blog sempre molto chiaro,obbiettivo e onesto.
Grazie Andrea e buona domenica.
Riccardo
Ciao Riccardo,
a proposito del petrolio, mi stimola l’idea di comprare un etc,non in leva, da tenere qualche mese.
In alternativa comprare magari delle azioni Eni, meno volatili delle materie prime.
Guardavo poc’anzi un grafico relativo la cambio usd/cad, strettamente correlato al petrolio.
Il dollaro americano si trova ai massimi e, da alcune sedute, sta provando a forzare la resistenza posta in area 1,35.
Pensi che, complice l’aumento dei tassi in america, possa essere la causa di un ulteriore rafforzamento del dollaro americano, di contro indebolimento del dollaro canadese e del wti o lo ritieni un fatto già scontato?
Di contro, il wti sembra aver trovato un valido floor in area 40 dollari e, come facevi notare recentemente, in ipervenduto mensile.
Su Eni i dubbi sono sul grafico settimanale dove, a partire dal massimo di Giugno 2014, sta disegnando un triangolo discendente con floor area 13 euro.
Complimenti per il Tuo lavoro
Alessandro
Ciao Alessandro,
per quanto riguarda Eni, premetto che l’acquisto diretto di un titolo contravviene il principio della diversificazione.
Ad ogni modo, Eni sembra aver trovato una buona base a 13 euro.
Inoltre, è possibile tracciare una forchetta rialzista ed i prezzi attualmente sono vicini proprio alla parallela inferiore della stessa.
L’eventuale tenuta e l’eventuale successivo superamento della trendline di massimi decrescenti avviatisi da Giugno rappresenterebbero aspetti positivi.
In linea generale, comunque, situazione grafica interessante, anche se io, ripeto, consiglio di rispettare il principio della diversificazione.
In merito al petrolio la situazione è tirata ma servono segnali di inversione.
Sul dollaro il contesto è favorevole ma a mio avviso va acquistato su correzioni decise.
Riccardo
Grazie per la risposta molto esaustiva Riccardo.
Buona serata
Alessandro
Dico la verità : già da ben prima delle piccole “scosse telluriche” della scorsa settimana (mi riferisco a tutto ciò che ha portato all’articolo “Topolino” ed alle decisioni in esso contenute), avevo notato la piega che aveva purtroppo preso lo spazio di questo blog.
Le domande si sono infittite, ma soprattutto sono diventate sempre più querule e petulanti, simili in tutto e per tutto a quelle che fanno i milioni di persone (assolutamente insospettabili) che in Italia si rivolgono a maghi, veggenti, chiromanti e quant’altro.
Questo sembra purtroppo il destino ineluttabile di chiunque riesce – anche solo per un po’ – a soddisfare quello che evidentemente dev’essere da sempre un istinto irrazionale dell’uomo: prevedere e conoscere il futuro. Dico “da sempre” perché gli oracoli esistono fin dall’antichità.
Se qualcuno, di volta in volta e per puro caso sembra particolarmente riuscirci, ecco che allora diventa suo malgrado l’oracolo del momento, o altrimenti detto il Guru (per usare un termine in voga in quest’ambito).
In realtà, se si analizzano bene le domande, non si può non notare che ciascuna di esse non attende una risposta oggettiva, ma semplicemente la conferma, l’avallo, il rassicurante sigillo a qualcosa di già definito che si “vuole” sentirsi dire. Così, c’è chi chiede se sia possibile scendere fino al tal livello; chi se sia possibile risalire fino a quell’altro; chi se è probabile che si scenda prima di risalire; e chi se è possibile che si salga prima di riscendere. E di fronte a questo ventaglio di richieste, il povero Riccardo a cercare di smussare la “sua” (unica vera) risposta in tutte le salse, per cercare di accontentare un po’ tutti. A volte mi sembra simile a chi deve distribuire becchime in un pollaio a 360°.
Inutile dire che in questa situazione gli equivoci, gli abbagli, i qui pro quo sono sempre dietro l’angolo. Questo comporta la necessità di continui disclaimer, a dir poco pedanti ma necessari e purtuttavia spesso neppure sufficienti di fronte ad alcuni che gli oracoli li cercano in modo addirittura cieco.
Cosicché, appena l’incantesimo dell’infallibilità sembra non dico finire, ma anche solo incrinarsi, poco ci manca – rischiare di sentirsi minacciare querele e azioni legali per presunti “danni subìti”, come accaduto qua dentro.
E in ogni caso, quando prima o poi si spezzerà davvero, ecco che il guru viene inesorabilmente scaricato e subentra l’oblio.
Devo dire la verità : nella precisazione di quest’ultimo articolo mi sembra di cogliere, in modo velato, un po’ il malinconico disappunto di chi in un certo senso si sente del tutto travisato (in modo deteriore) nella comprensione dei fondamenti della sua professione, dei suoi obiettivi, del suo metodo e del suo messaggio. Trasuda quasi, sia pure temperato dalla consueta signorilità, il senso di svilimento che può provare una persona “demansionata”.
In altri termini, mi metto nei suoi panni e mi rendo conto che non è facile assolvere a un ruolo di “profeta” o guru, circondato da una folla questuante che domanda le cose più disparate, proprio mentre si cerca (inutilmente) di trasmettere il corretto messaggio che i guru non esistono né possono esistere né sono mai esistiti, come appunto insegna la storia in tutti i campi fin dall’antichità.
Messaggio al quale quella folla rimane in gran parte sorda, dando l’impressione veramente plastica di chi guarda affannosamente il dito anziché la luna.
Per non dire che da precedenti post si può dire che in realtà il messaggio vada ancora più in là. Mi riferisco a quelli in cui affermava di lasciar perdere almeno per qualche giorno la Borsa perché tanto non sarebbe certo scappata in quel momento. Ecco, mi è parso un modo altrettanto velato per suggerire di vedere ogni cosa, compresa questa, nella sua giusta prospettiva : e riflettere su quanto tempo di “vita” spesso venga fagocitato e sprecato in qualcosa che dovrebbe avere il suo spazio ma non più di quello.
Un saluto.
Andrea
Ciao Andrea,
possiamo darci del ‘tu’ se per te non è un problema, ormai ci si scambia opinioni da diverso tempo.
In alcuni passaggi hai colto alla perfezione le difficoltà della mia posizione.
In altri sono meno d’accordo.
Se i lettori dimostrano sempre maggior attenzione alle mie analisi, ovviamente non può che farmi piacere perché dimostra che qualcosa di buono s’è fatto in questi anni.
Tuttavia, il pericolo è che si perda contatto con la realtà partendo da presupposti del tutto errati che, da una parte alimenterebbero eccessivamente le aspettative (personalmente nella vita ho sempre cercato di smorzare le aspettative esagerate nei miei confronti, figuriamoci in una materia che non offre certezza come quella delle analisi) e dall’altra rischierebbero di essere controproducenti per i lettori stessi se costruiscono portafogli che non contemplino la possibilità che una mia previsione non si avveri.
In altri siti c’è chi si passa per guru senza nemmeno aver dalla sua soddisfacenti risultati dalle proprie analisi; da parte mia, più che rimarcare con insistenza la mia incapacità di conoscere il futuro con certezza, non posso fare.
E ben venga anche la pesantezza dei miei disclaimer, se utile a far mantenere i piedi per terra ai lettori e ad evitarvi eccessive sovraesposizioni.
A mio avviso, comunque, sono necessari dei distinguo.
Forse è vero che c’è chi si rivolge a me col presupposto (sbagliato) che io gli possa svelare il futuro certo, ma sono altrettanto convinto che, anche grazie alle mie continue puntualizzazioni, la maggioranza lo fa col semplice fine di conoscere la mia visione.
Infatti, devo ammettere che molto raramente qualche lettore mi ha rinfacciato una previsione non avveratasi, sarà che, concedimelo, non è successo così frequentemente, sarà, soprattutto, perché chi legge ha compreso appieno il messaggio contenuto nei ripetuti disclaimer.
Una cosa è certa, non ho mai smussato la mia visione per accontentare un po’ tutti (non sono tipo), ma semplicemente non ho mai escluso in maniera categorica la possibilità che si verificasse uno scenario indicato da un lettore e diverso dal mio, proprio perché ben consapevole di non conoscere il futuro.
Ad ogni modo, in più occasioni io stesso ho percepito nelle domande di alcuni lettori più la ricerca di un avallo che non una risposta oggettiva.
Ma, ripeto, ciò non mi ha mai impedito di esprimere con convinzione il mio pensiero.
A dir il vero, nell’ultimo anno ho notato anche in te la volontà di convincermi del contrario, ogni qualvolta sono stato positivo sulla nostra borsa.
Su un altro punto non sono d’accordo: a mio avviso se un analista (parlo in generale) riesce costantemente più d’altri ad indicare lo scenario giusto, non può essere casuale.
Se da una parte è sbagliato credere nei maghi, dall’altra sarebbe altrettanto sbagliato sminuire i risultati oggettivi.
In merito al consiglio che ho recentemente dato di distaccarsi qualche giorno dai monitor, hai colto il messaggio.
Innanzitutto ritengo fondamentale per chi investe riconoscere le fasi in cui può permettersi di staccare, ricaricando le pile per farsi trovare lucidi nei momenti che richiedono molte energie nervose.
Inoltre, e soprattutto, gli investimenti rappresentano un mezzo per migliorare la qualità della vita attraverso il guadagno, ma se nell’investire ci si rovina la qualità del presente perde tutto di ogni senso.
Riccardo
Ciao Riccardo, innanzitutto complimenti per il blog e per la competenza che usi nel gestirlo!!
Vorrei però rispondere al commento di Andrea, il quale
sinceramente non so come si permette di parlare di pollaio riferendosi agli utenti di questo blog.
Va bene, ogni tanto le domande che si leggono sono elementari e spesso di basso spessore, tuttavia mi pare che Riccardo sappia benissimo filtrare determinati commenti, e anche nel caso in cui qualcuno chieda conferma di quello che magari già pensa, beh io non ci vedo niente di male.
Bisognerebbe cominciare fin da piccoli, non parliamo nemmeno da adulti, a rispettare le persone, e in primis i loro pensieri e le loro opinioni.
Se io voglio chiedere a Riccardo se anche secondo lui l’indice FTSE ad esempio andrà in certo verso, non vedo perchè debba arrivare qualcuno a definirmi come ha fatto Andrea.
Sempre con tutto il rispetto per i polli che hanno molto spesso più dignità di tanti essere umani.
Scusate lo sfogo ma proprio non ci sto a leggere certi commenti!
Tornando alla finanza, oggi l’indice ha testato i 21500 punti come previsto da Riccardo, a cui rivolgo ancora i complimenti.
Mi azzardo a chiedere, anche a rischio di essere etichettato da qualche furbone, se pensi possa esserci il cosidetto rally natalizio, o se anche per te (come penso io) la situazione non possa che peggiorare, anche vedendo cosa succede in Cina.
Un abbraccio, ciao!
Ciao Fabrizio e grazie per i complimenti,
il termine ‘pollaio’ appare fuori luogo ma sono certo (è un po’ di tempo che scambio opinioni con Andrea) che non volesse esser offensivo nella misura in cui appare.
Condivido, comunque, che poteva essere usato un altro termine.
Per quanto riguarda il secondo punto, lui non criticava chi chiede conferma alle proprie idee, ma chi ha delle idee e ricerca in qualsiasi modo di portarmi a dargli ragione.
E su questo punto sono d’accordo perché alcuni lettori in alcune occasioni tendono a volersi far sentire dire ciò che vogliono, comportamento comprensibile ma controproducente.
Infine, si credo nel rally natalizio per quest’anno.
Riccardo
Piccola aggiunta, siamo sotto i 21500, mi sa che davvero qui si possano toccare i 21000 punti.. Saluti!!
Gentile Riccardo,
apprendo che ci sarà il rally natalizio. Mi potresti dire quando precisamente avrà inizio? A 21.200 oppure a 21.000? Nel frattempo, secondo te farei bene a mettermi short, oppure sarebbe meglio accumulare? E quale sarà il target di questo rally? Io penso, dai calcoli che mi sono fatto con Fibonacci, Elliot ed altri che possa essere 35.000 punti. Tu me lo confermi? 🙂
Cari saluti
Mario
P.S.: se i target potessero essere individuati in funzione del livello in cui l’indice si trova ora, saremmo tutti milionari! (in euro)
Ciao Mario,
appare infatti prematuro fissare target di un rialzo in questo momento.
Ad ogni modo a mio avviso il rally ci sarà.
Saluti.
Ciao Riccardo
Ciao a tutti
Io sono un pollo ed è per questo che sono qui,non perché questo è un posto da polli ma per cercare di crescere ed imparare.
Se avessi conosciuto questo sito prima avrei sicuramente fatto meno errori e vissuto con meno logori.
C’erto non si deve fare l’errore di credere di avere i mercati in pugno ma solo di investire con un po di serenità in più.
Complimenti per il primo obbiettivo raggiunto pensi si scenderà ancora?
Complimenti a tutti
Buona serata
Ciao Piero,
posso solo risponderti ribadendo la previsione dello scorso venerdì: target 21.550 con possibili estensioni verso la parallela inferiore del canale rialzista.
Riccardo
Mi trovo a dover intervenire visto che mi è stata attribuita una mancanza di rispetto per una frase ben precisa.
Vorrei far notare innanzitutto che, appunto, trattasi di una sola frase nell’ambito di un intero lungo commento, alla quale sono ricorso per rendere un’immagine metaforica sulla quale non ho più insistito neppure una seconda volta. Inoltre, se si fa caso, il riflettore di tale immagine era puntato sul soggetto-Riccardo, appunto a voler sottolineare come la metafora riguardasse lui, simile ad uno che nel dispensare risposte si trova assediato come può provare chiunque in prima persona mettendosi a dare molliche ai piccioni : non sa neppure da quale parte girarsi.
Ho citato lui, ho citato il contesto (il pollaio), mentre volutamente non ho neppure nominato galline o piccioni proprio per evitare che qualcuno vi si sentisse paragonato : ripeto, l’accento era sull’assedio delle domande, cioè sul modo in cui venivano fatte (e che peraltro Riccardo ha colto a perfezione), non su chi le faceva. Oltretutto la metafora viene usata anche in tanti proverbi senza che nessuno se ne abbia a male “(es: “troppi galli in un pollaio”), ma ad ogni modo, nonostante tutte queste attenuanti, se qualcuno si è sentito offeso me ne scuso lo stesso.
Quel mio commento, comunque, voleva solo sottolineare come il modo via via sempre più “esasperato” di vedere in Riccardo un chiaroveggente (come peraltro confermano pure le ultime domande sul rally natalizio), tetragono e refrattario anche ai suoi continui disclaimer, abbiano rapidamente portato lo spazio di questo blog a trasformarsi da “luogo di Fracasso” a “luogo di fracasso”…e nel passaggio da maiuscola a minuscola è racchiuso tutto lo scivolone 🙂 che speriamo venga superato.
Andrea
Mi auguro che questa spiegazione molto limpida abbia chiarito il significato non offensivo che Andrea voleva trasmettere col precedente commento.
D’altra parte era lecita un’interpretazione diversa dello stesso.
Chiariti i malintesi, comunque, a mio avviso non deve passare in secondo piano il messaggio di fondo di Andrea, che peraltro io ho espresso in più occasioni: non commettete l’errore di elevare troppo le vostre aspettative, credendo che io sia in grado di prevedere ogni singolo movimento.
Sono convinto delle mie idee ma sono pure il primo di tutti a metterle in discussione ed a non pretendere troppo da me stesso.
Riccardo
Ciao Riccardo
Da parte mia e’ tutto a posto e chiaro senza nessuna offesa nel commento di andrea.
Volevo dire che per me, probabilmente il più inesperto del gruppo,qualsiasi domanda risulta interessante perché poi c’è la risposta di Riccardo.
A questo punto pero lette le critiche alle domande dei partecipanti mi interesserebbe una opinione di Andrea sul nostro indice e una sua domanda a Riccardo.
Ciao a tutti e complimenti a tutti.
Io non ho letto una critica sul livello delle domande ma ho colto una ‘critica’ al presupposto col quale sembrano fatte, ossia quello che il sottoscritto possa prevedere ogni singola oscillazione.
E sotto questo punto di vista è un’impressione anche mia e che in parte mi preoccupa sia per me che per voi che rischiate di confondermi con un mago e di costruire portafogli troppo sbilanciati e poi rimanere delusi per aspettative eccessive nei miei confronti.
Fermo restando che ciò, da una parte, non può che farmi piacere.
Io penso che il messaggio di Andrea, se colto nel giusto modo, possa essere utile.
Ad ogni modo mi auguro che ora non ci sia la necessità di ulteriori chiarimenti.
Riccardo
Ciao Riccardo, tutto bene?
A costo di essere nominato “pollo” (cosa di cui ne vado fiero!), vorrei sapere (non sono minimamente polemico sia chiaro!) quali sono i fattori che ti fanno credere in un rally natalizio.
Io penso che dopo gli scossoni che la borsa ha subito da agosto in poi, ci sia paura sui mercati, quindi un rialzo entro breve termine mi sembra davvero difficile.
Comunque sono ansioso di sapere un tuo parere Riccardo, essendo tu molto esperto e competente!!!
Buona giornata
Ciao Davide,
le motivazioni sono varie:
• Stagionalità favorevole (Ottobre-Aprile);
• Trend primario e da qualche settimana pure secondario rialzista;
• Carenza di alternative (che potrebbe portare verso l’azionario i flussi eventualmente in uscita dai bond e dal monetario);
• Politica monetaria espansiva.
In questo contesto ed in assenza di imprevisti molto negativi, ogni correzione rappresenta un’opportunità.
La paura rappresenta un elemento in più; non scordare che uno degli obiettivi di una correzione è proprio quello di diffondere timore ed incertezza tra il cosiddetto ‘parco buoi’ e consentire alla mano primaria di accumulare/acquistare a prezzi più bassi.
Che poi magari la correzione in corso si rivelerà più profonda di quanto prevista non si può escludere ma, a mio parere, siamo comunque su valori interessanti in ottica di medio periodo.
Riccardo
Ciao Riccardo, intanto grazie per la risposta.
Esprimo solo un parere, mi piacerebbe avere un tuo pensiero a riguardo, sempre ovviamente nei limiti della tua disponibilità di tempo.
Ci sono tre cose che mi preoccupano:
– la scorsa settimana Mario Draghi ha ampliato la politica espansiva a favore dell’euro, eppure i mercati azionari europei hanno reagito con grande negatività, i bond sono scesi, il cross euro dollaro è schizzato al rialzo, cosa che avrebbe dovuto far fare al mercato italiano il rally di Natale, eppure abbiamo visto un crollo.
– quindi QE inutile e non dimentichiamoci il crollo della materie prime in seguito a OPEC
– ultimo ma non per importanza, il 16 dicembre molto probabilmente la FED alzerà i tassi d’interesse, cosa che ridurrà liquidità nel sistema (non proprio quindi positivo per il mercato).
Riassumendo, sinceramente, aggiungendo anche la paura che ormai molti hanno sviluppato sui mercato, la vedo più in maniera negativa rispetto a te Riccardo.. tuttavia hai senza dubbio più competenze di me, quindi un po’ questo mi rincuora.
Saluti
Prego Davide,
premetto che è normale avere visioni differenti sui mercati, tant’è che fino ad una settimana fa c’era chi era discorde con me sulla possibilità di un calo ed ora c’è chi è discorde sulla mia positività.
Sono abituato, è il ‘bello’ dell’aspetto emotivo.
Premetto che io non so cosa accadrà ma so che le attuali condizioni (quelle che ti ho elencato) sono tipiche di uno scenario di medio periodo rialzista.
I vari elementi vanno considerati assegnando loro il giusto peso ed inquadrandoli all’interno della giusta cornice, altrimenti si rischia di giungere a conclusioni ‘deboli’.
Innanzitutto, gli elementi che ti ho indicato precedentemente hanno un’incidenza di medio periodo (che è quella che ha me interessa).
L’annuncio di Draghi era scontato dal mercato, tant’è che in tempi non sospetti ho avanzato la possibilità che potesse esser preso come pretesto per un calo di breve termine, mentre nel medio periodo continua ad essere un aspetto favorevole, quindi non direi assolutamente ‘QE inutile’.
Il crollo delle materie prime al momento attuale incide sulle materie prime, ma non sull’azionario.
Ovvio che se dovesse proseguire in misura eccessiva qualche domanda bisognerà porsela.
Il rialzo della FED è quasi certo ma al tempo stesso, ampiamente scontato dal mercato.
Per di più, si sta parlando sempre di tassi che andranno a 0,25%, una miseria che di certo non basterà a frenare i mercati.
Inoltre, storicamente le inversioni vere e proprie dei mercati rialzisti non sono mai avvenute (o forse quasi mai) al primo rialzo dei tassi, ma ben dopo: dapprima escono flussi dai bond e dal monetario (che peraltro alimentano il rialzo del mercato azionario) e solo successivamente, quando si ricrea valore sull’obbligazionario e la curva dei rendimenti si appiattisce l’equity si inverte.
Siamo molto distanti da questo scenario.
Solo nel caso di un imprevisto molto negativo, potrebbe venire meno il rialzo azionario.
Io ti ho esposto quel che il criterio per dipingere correttamente il quadro attuale ed ipotizzare lo scenario più probabile, ovviamente non quello certo.
Ma quel che ti ho illustrato, consentimelo, è il modo corretto da seguire per considerare gli elementi.
Riccardo
Grazie mille per la risposta Riccardo, che tra l’altro mi ha rincuorato ulteriormente. Ammetto sinceramente di subire un po’ l’onda emotiva del mercato, sarò sincero, per questo ho voluto confrontarmi con chi ne sa decisamente più di me ed è sicuramente più consapevole!
Ancora grazie, buon proseguimento!
Ciao Riccardo, è da un po che ti seguo. sulla base della diversificazione. COsa ne pensi dell’argento? secondo te è il caso di accumularne un po’?
ad esempio con prodotti come LSIL ?
grazie
marco
Ciao Marco,
nell’ottica di medio periodo i prezzi (non solo dell’argento ma in generale delle materie prime) sono interessanti, ma i trend sono ribassisti ed al momento non ci sono segnali di inversione.
Spesso è meglio acquistare un po’ più alti ma in una situazione che offre maggiori garanzie.
Riccardo
Ciao Riccardo,
mi dispiace un pò tornare sull’argomento, ma onestamente ho trovato sgradevole il commento del lettore Andrea nei riguardi di tutti coloro che ti seguono.
Non mi riferisco nemmeno ai termini utilizzati (polli e piccioni lasciamoli dove sono), quanto alla mentalità che esprime: un atteggiamento snob, di chi si sente in diritto di elevarsi dalla “massa” di chi ti scrive per giudicarla nella sua prenunta faciloneria, e quindi distinguersene.
Ignorando che tra costoro, chi ha più bisogno dei tuoi consigli sono proprio coloro che meno sanno, che meno hanno studiato, e che possono trovare in questo blog, oltre alle tue analisi operative, anche strumenti didattici per poter migliorare le loro conoscenze.
Strumenti che, chi ha cominciato a studiare i mercati finanziari e l’analisi tecnica ormai 20 anni fa, come chi ti scrive, si sognava di poter avere, in un mondo dove internet non c’era e dove bisognava conoscere l’Inglese per poter leggere quei pochissimi libri di analisi tecnica pubblicati in Italia.
E quindi ben vengano questo sito, e questo blog, per chi vuole imparare.
Ma pur avendo 20 e più anni di esperienza, questo non mi impedisce di avere l’umiltà di scriverti per chiedere un parere ogni tanto, nè mi dà il diritto di giudicare chi, eventualmente, dovesse chiedere o affermare cose palesemente inesatte dal punto di vista tecnico.
E non trovo corretto l’atteggiamento di chi invece si sente in diritto di farlo.
Con l’umiltà di cui ti ho parlato, ti chiedo, se vorrai rispondermi, se a tuo avviso, dopo l’annuncio del prolungamento del QE, sia ancora conveniente acquistare btp a lunga scadenza in un’ottica di investimento di medio periodo (9-12 mesi).
Grazie e buona serata
Antonio
Ciao Antonio,
non vorrei prolungare oltre quanto fatto quel discorso, ma ribadisco che a mio avviso l’intento di quel commento non era di criticare la preparazione di alcuni lettori ma il fatto che da alcuni domande traspare la convinzione che io possa disporre della palla di cristallo.
Andrò controcorrente ma io non farei cadere nel vuoto alcuni punti sottolineati da Andrea, in cui ho avvertito ed ho apprezzato moltissimo la comprensione nei miei confronti di quanto complicata stia diventando la mia posizione nel gestire i commenti nonostante i miei mille inviti.
Io, e qui spero che leggano tutti (è rivolto a chiunque), pubblico il mio pensiero a fine settimana in merito a quel che è lo scenario più probabile su due listini azionari.
Nulla più.
Non sono in grado di fare la ‘radio-cronaca’ spiegando ogni singola oscillazione, non è questo il motivo per il quale è nato il blog.
Altrimenti diventa insostenibile (sia in termini di tempo che di energie) per me la gestione di questo servizio.
Inoltre, non scambiate (è sempre un discorso generale) il blog per un servizio di consulenza in cui vi trasmetto consigli personalizzati.
Io indico delle aree, poi sta a voi decidere come e se condividerle.
In merito al mercato obbligazionario, io da tempo ritengo che il rischio non sia compensato dal rendimento.
Riccardo
Ciao Riccardo,
chioso qui la polemica, ammesso sia tale (e comunque non é nei tuoi confronti).
Credo tu non abbia bisogno di “avvocati difensori” che ti proteggano dalla “garrula massa” (per usare i concetti di chi la ritiene tale) che ti implora consigli; se ritieni che alcune richieste che ti vengono rivolte non siano appropriate puoi non pubblicarle, o declinarle con la cortesia che ti è propria.
Che qualcuno si senta in diritto di ergersi a giudice di ciò che è legittimo o meno, e di giudicare dall’alto chi ti scrive, non è gradevole per chi legge, così come anche altri lettori hanno sottolineato.
Grazie per la risposta.
Antonio