Seppur non sia cambiato praticamente nulla rispetto a quanto scritto ad agosto, andiamo ad aggiornare quel che è la situazione del grano:
Il veloce riassorbimento della correzione avvenuta nel corso di settembre dimostra ancora una volta che quando si investe credendo in un trend rialzista è bene non farsi ingannare dal rumore di fondo, dalle oscillazioni che sono parte integrante della salita.
L’eventuale raggiungimento dell’area di resistenza 880 dollari, in cui convergono la parallela superiore del trend rialzista (parallela superiore verde) e del canale ribassista traslato verso l’alto (parallela tratteggiata rosa), potrebbe essere valutata come occasione per prendere profitto.
Concludo ribadendo che quanto scritto nel blog sono opinioni personali da non confondere come raccomandazioni operative.
Infatti, spetta all’investitore, preferibilmente assistito dal proprio consulente finanziario di fiducia, gestire il rischio, pianificare il proprio portafoglio, definire le percentuali con le quali esporsi nei singoli asset, individuare i livelli di ingresso e di uscita, se necessario cambiarli strada facendo in modo tempestivo, ecc.
Un conto è indicare positivamente un asset, un altro è fare quella serie di essenziali valutazioni a livello complessivo di portafoglio.
Per esempio, esporsi sul grano per un 5% o per un 30% cambia, come cambia acquistare un 10% di grano in un portafoglio ricco di asset prudenti e farlo in un altro già ricco di asset molto volatili.
Nella pianificazione l’obiettivo principale è quello di costruire un portafoglio in modo tale che eventuali singole operazioni non andate a buon fine (che sono da mettere in preventivo) non causino la perdita di controllo del rischio del portafoglio stesso.
Riccardo Fracasso
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