PIL reale USA in terreno negativo
È giunta ben presto la doccia fredda per quanti, nelle ultime settimane, s’erano affrettati ad affermare che ‘questa volta è diverso, l’inversione della curva rendimenti americani non anticiperà la recessione‘.
Al di là dell’aspetto prettamente teorico, che in alcuni casi parla di recessione solo nel caso di due trimestri consecutivi negativi del PIL reale, in settimana è stata diffusa la rilevazione del 1° trimestre 2022: -1,4% contro attese di un +1,1%.
La discesa a -1,4% dal +6,9% del 4° trimestre 2021 dimostra ancora una volta quanto in modo deciso possano cambiare le cose.
Discesa anticipata ancora una volta, come detto, dall’inversione della curva ma anche dall’inversione del mercato azionario.
Il calo del PIL, tra l’altro, certifica l’ingresso al 5° stadio del ciclo economico, tema che approfondiremo al prossimo check up (in data da destinarsi).
Il dato negativo si presta a due diverse chiavi di lettura:
- la conferma oggettiva della crisi economica;
- l’ipotesi che la FED, tenuto conto della debolezza economica, nel corso di quest’anno adotterà una politica restrittiva, ma meno rispetto alle attese.
La seconda chiave di lettura metterebbe paradossalmente in primo piano un lato positivo (politica meno restrittiva delle attese) grazie a un contesto economico più grave delle aspettative, favorendo un rimbalzo temporaneo del mercato azionario; sia chiaro, semplice possibilità e che andrebbe eventualmente sfruttata dagli investitori ‘ritardatari’ come occasione d’uscita perché, a mio modesto parere, siamo ben distanti, sia temporalmente che in termini di prezzo, dalla fine della burrasca (anche perché la prima chiave lettura non è ipotesi, ma realtà).
Concludo evidenziando due eventi importanti in calendario per la prossima settimana:
- mercoledì riunione della Banca Centrale Americana (pressoché scontato il rialzo dei tassi di mezzo punto percentuale, meno prevedibili le parole di Powell e la decisione sul bilancio FED);
- venerdì la diffusione della disoccupazione (la cui inversione al rialzo è in ritardo rispetto a quanto normalmente capita).
Riccardo Fracasso
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