Ftse Mib: l’ostacolo Grecia
Giunti a questo punto ritengo utile ricapitolare quanto successo al Ftse Mib a partire da Giugno in poi.
Di seguito il grafico su base settimanale con tracciate la forchetta rialzista e quella ribassista, più volte proposte:
Sintetizziamo l’andamento del nostro indice attraverso i seguenti punti (evidenziati nel grafico):
- a partire dal 10 Giugno e dal massimo di 22.590 punti il Ftse Mib, dopo un primo semestre speso in forte rialzo, ha iniziato a correggere in modo piuttosto vistoso;
- a metà ottobre i prezzi hanno raggiunto per la prima volta la parallela inferiore della forchetta rialzista (al momento convergente con la parallela inferiore della forchetta ribassista) riconoscendola e rimbalzando;
- il 9 dicembre, l’annuncio di Samaras di anticipare di due mesi le presidenziali (con annessi rischi di nuove elezioni politiche) innescò forti vendite proprio quando il Ftse Mib aveva posto da qualche giorno la testa oltre la parallela superiore della forchetta ribassista;
- una settimana dopo, l’indice si ritrovò a contatto della parallela inferiore della forchetta rialzista (stavolta convergente con la mediana della forchetta ribassista), presso cui ripartirono gli acquisti;
- le ultime due settimane spese al rialzo hanno riportato il nostro indice a pochi passi dall’incrocio con la trendline superiore della forchetta ribassista, ed anche in questa circostanza l’esito di tale appuntamento molto probabilmente sarà deciso dalla Grecia (domani avrà infatti luogo il terzo e decisivo round delle elezioni presidenziali).
Ovviamente non avremo mai la controprova ma, a mio avviso, il trend primario (rialzista) del Ftse Mib era pronto a ripartire in modo definitivo già a metà ottobre (punto 2) con la forza (alimentata dalle aspettative del QE) necessaria per abbandonare la forchetta ribassista (punto 3), se non fosse che l’appuntamento sia coinciso proprio con le notizie provenienti dalla Grecia (alle quali vanno aggiunte quelle del petrolio e della Russia) che hanno riportato il panico.
Ciò non fa altro che confermare che eventi che sfuggono al nostro controllo possono incidere in modo determinante sull’andamento di un asset.
E’ anche per questo motivo che qualsiasi analisi ha lo scopo di suggerire il futuro più probabile ma non può illudersi di indicare quello certo.
Il nostro indice ha poi dato un’ulteriore dimostrazione di forza reagendo nuovamente a contatto con la parallela inferiore della forchetta rialzista (punto 4) ma ora, come detto, si trova ancora una volta ad incrociare le armi con la trendline superiore della forchetta ribassista (punto 5) con la Grecia che potrebbe far da ostacolo.
Riccardo Fracasso
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