Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 3.714 punti, registrando un -1,93%.
Il bilancio settimanale è pari a un -3,31%.
Gennaio chiude con un -1,1%.
Mese che quindi si conclude con segno meno anche per la borsa americana che, come quelle europee, dopo un avvio d’anno positivo ha poi ripiegato.
L’innalzamento del VIX e le vendite concentrate nella parte finale del mese suggeriscono una prosecuzione della correzione; che poi il calo si riveli di breve durata o una vera propria inversione, è tutto da vedere.
Nel caso in cui il megafono fosse realmente l’interpretazione grafica corretta, potremmo affermare che negli ultimi due mesi abbiamo assistito a una pressione della parallela superiore che, in quanto resistenza, ha contenuto gli acquisti.
Giusto sottolineare che al momento attuale è più solida come lettura la forchetta sul Ftse Mib rispetto a quella del megafono sullo S&P 500 che, quindi, necessita di conferme.
Concludo evidenziando quanto segue: l’inclinazione ribassista della resistenza della forchetta del Ftse Mib (parallela superiore) indica come improbabili nuovi massimi, mentre la retta di massimi crescenti del megafono americano non esclude la possibilità di nuovi top col prossimo eventuale rimbalzo.
Riccardo Fracasso
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