Andiamo ad aggiornare la situazione grafica del DAX.
Un grafico annuale su base settimanale ci può restituire una visione più chiara rispetto a quella percepita facendosi trascinare dalle oscillazioni giornaliere:
La prima informazione che possiamo ricavare è che il listino tedesco ha interrotto il proprio rialzo da aprile dell’anno scorso, lateralizzando da circa dieci mesi.
In buona sostanza, il DAX non sale ma al momento nemmeno si può affermare scenda.
Cosa serve per scendere?
E’ necessaria la rottura convinta di area 14.800, quella soglia di supporto che da dieci mesi contiene ogni pressione ribassista.
Guardando verso l’alto, invece, il superamento di area 16.300 innalzerebbe le ipotesi del ripristino del trend rialzista sottostante.
Pertanto, situazione simile a quella italiana in cui il trend è laterale (seppur da circa 4 mesi), la resistenza è in area 28.000-28.200 (massimi di novembre e di gennaio) e il supporto in area 25.500 (minimi di fine novembre).
Fino a che la volatilità resterà elevata sarà bene guardare verso il basso.
A ciò si aggiunga la presenza di altri elementi di preoccupazione, come il Nasdaq che parrebbe aver già da tempo rotto gli indugi, aspetto che potrebbe anticipare le intenzioni degli altri mercati.
Comunque sia, attendiamo la comparsa di segnali concreti.
Riccardo Fracasso
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