La situazione grafica di lunghissimo termine del Nikkey richiede un approfondimento:
Innanzitutto una curiosità: il Nikkey è la dimostrazione di come non sempre è vero che un investimento azionario nel lungo periodo è premiante.
L’indice giapponese ha toccato il proprio picco a fine 1989 (a quasi 39.000 punti), livello mai più visto; a distanza di ben 25 anni si trova a meno della metà del valore di quel massimo.
Lo scorso trimestre (penultima candela), però, il Nikkey si è portato al di sopra della trendline superiore del canale discendente entro il quale si muoveva da svariati anni.
Tale fuoriuscita rappresenta un segnale d’acquisto avvalorato, tra l’altro, dal trimestre in corso (di cui si attende conferma alla chiusura).
Se consideriamo le borse dei Paesi sviluppati nel lungo termine, ad un estremo abbiamo quella americana (solida ma tirata) ed a quello opposto troviamo indici come quello nostro (in attesa di conferme rialziste ma con margini molto elevati).
Nel mezzo troviamo il Nikkey che, nel grafico di lungo termine, lo scorso trimestre ha già dato un segnale rialzista importante avvalorato, come detto, dal rialzo del trimestre in corso.
Riccardo Fracasso
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