Andiamo ad esaminare il rapporto di forza relativa tra l’oro ed i titoli auriferi (per quest’ultimi prendiamo come indice di riferimento il Philadelphia Gold&Silver Index, anch’esso espresso in dollari):
Un grafico al rialzo segnala una maggior forza relativa dell’oro, e viceversa.
Innanzitutto, si osservi come da Settembre 2018, per ben tre volte, il rialzo del rapporto si è interrotto in corrispondenza del livello Fibonacci del 50% del vettore ribassista A-B.
Ora il rapporto ha raggiunto la trendline di minimi crescenti che da Agosto 2016 sostiene il trend rialzista.
In buona sostanza, sono quasi tre anni che l’oro sovraperforma i titoli auriferi.
L’eventuale cedimento di tale trendline rappresenterebbe un importante segnale di inversione di forza favorevole al Philadelphia Gold&Silver Index.
Con ciò non si vuol dire in alcun modo che, nel caso di rottura, l’oro avrà concluso la propria corsa al rialzo (anzi, correzioni salutari a parte, non lo si pensa affatto), ma si vuol semplicemente evidenziare la possibilità di un incremento di forza da parte dei titoli auriferi (nelle ultime settimane in fase embrionale).
Per quanto ovvio, si ribadisce come la rottura non sia ancora avvenuta.
Riccardo Fracasso
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