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Era il 24 Gennaio, quando, nell’esaminare il cambio euro/dollaro (che al tempo incrociava ad 1,1205) si scriveva:

“In buona sostanza, il cambio euro/dollaro ha raggiunto un’importante area di supporto (N.d.r.: 1,11-1,12) in presenza di un fortissimo eccesso descritto da svariati punti d’osservazione.

In base a tali considerazioni appare alquanto vicino e probabile un rimbalzo dell’euro.

Rimbalzo che potrebbe essere anche corposo, come spesso accade dopo un calo significativo.”.

Da allora il cambio ha effettivamente arrestato la propria salita.

Il rimbalzo dell’euro, al momento, è stato contenuto.

La motivazione, a mio avviso, si trova nella vicenda greca; finora il mancato accordo tra la Troika ed il governo greco ha frenato il rimbalzo dell’euro nei confronti delle altre valute (non solo il dollaro).

Un’eventuale intesa  equivarrebbe alla rimozione di tale  freno.

Le condizioni tecniche per un rimbalzo, sono svariate:

  • raggiungimento di un’importante area di convergenza di supporto;
  • forma parabolica assunta dal calo;
  • l’RSI evidenzia un eccesso di ipercomprato sia su base settimanale che su base mensile.

Premessa: tutti i grafici che proporrò saranno aggiornati alla chiusura di martedì.

Ammesso e non concesso che il minimo di Gennaio resti inviolato, applichiamo i ritracciamenti di Fibonacci al deciso calo avviatosi nel maggio dell’anno scorso:

Grafico nr. 1 - Euro-Dollaro - Ritracciamenti di Fibonacci

Grafico nr. 1 – Euro-Dollaro – Ritracciamenti di Fibonacci

I ritracciamenti risultanti sono i seguenti 3:

  • 1,2204 (38,2%);
  • 1,2546 (50%);
  • 1,2887 (61,8%).

Dal punto di vista statistico, come sottolineato in diverse occasioni, il più delle volte il primo rimbalzo di un calo si esaurisce al primo ritracciamento.

Applicando la teoria al caso in oggetto risulta probabile un rimbalzo fino ad area 1,22 (si precisa che quando si parla di ‘area’ si fa riferimento all’area intorno ad un valore).

Se da una parte reputo probabile un rimbalzo dell’euro nel breve periodo, in un ottica di più ampio respiro ritengo che il target finale del calo del cambio col dollaro (e non solo con esso) sia inferiore a quello registrato a Gennaio.

Pertanto, attualmente è mia opinione che un’eventuale rimbalzo dell’euro in area 1,22 sia da considerare come un’interessante occasione di acquisto di dollari.

Consapevole che il cambio non necessariamente raggiungerà tale area, ritengo utile illustrare una strategia alternativa per ottimizzare l’ingresso:

Grafico nr. 2 - Euro-Dollaro - Canale di deviazione standard

Grafico nr. 2 – Euro-Dollaro – Canale di deviazione standard

La mia personale lettura del canale di deviazione standard è più prudente di quella classica:

  • l’eventuale fuoriuscita dei prezzi dal canale di deviazione standard rappresenta un segnale di eccesso rialzista (ribassista per il dollaro) e non di acquisto di dollari;
  • solo con l’eventuale ritorno delle quotazioni all’interno del canale scatterebbe un segnale concreto di ingresso nella divisa americana.

Si ricorda infine che il canale di deviazione standard è uno strumento dinamico anche nella inclinazione delle trendline.

Infatti, individuato il punto di inizio di un movimento, via via che il tempo passa ed i prezzi si muovono, l’inclinazione delle trendline cambia e quindi anche i valori di riferimento.

Al momento la trendline superiore transita a circa 1,186.

Riccardo Fracasso

 
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