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Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 23.176 punti, registrando un +1,63%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +2,04%.

Si allunga così a 7 la sequenza di chiusure settimanali positive consecutive.

Grafico:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib - Base settimanale

Grafico nr. 1 – Ftse Mib – Base settimanale

Sono diversi gli aspetti che suggeriscono ulteriori allunghi al rialzo in corso:

  • la chiusura settimanale superiore ai massimi della precedente settimana;
  • la chiusura settimanale nei pressi dei massimi;
  • i decisi acquisti dell’ultima seduta, la più rilevante.

Circa un mese fa si indicò come target minimo al rialzo area 23.918-24.568 e come target più ambizioso area 27.918-28.348.

Esaminiamo l’aggiornamento del grafico su base mensile al tempo pubblicato:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib - Target

Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Target

Il primo target, da molti ritenuto pura utopia non più tardi di due mesi fa, è ormai a portata di grafico e, considerati gli elementi positivi pocanzi elencati, è credibile un suo raggiungimento in tempi relativamente stretti.

A questo punto è lecito chiedersi: ‘Già, ma cosa aspettarsi all’eventuale raggiungimento di tale area?‘.

Si parte innanzitutto col rimarcare per l’ennesima volta che nessuno, men che meno il sottoscritto, conosce il futuro.

Le analisi solitamente ci consentono ‘semplicemente’ di stabilire lo scenario più probabile, ma mai quello certo.

Pertanto, ogni scelta, seppur ben ragionata, può non rilevarsi la più proficua.

D’altra parte, sarebbe bello poter giocare la schedina il lunedì.

Con l’esperienza ho imparato che per ogni investitore il primo obiettivo dev’essere quello di preservare il capitale e solo per secondo il rendimento.

Solo così, nel lungo termine, si raggiunge il secondo, che altro non è che la logica conseguenza dell’osservanza del primo, ottenibile attraverso una corretta diversificazione (il che implica evitare eccessive sovraesposizioni), l’uso degli strumenti adeguati, ecc.

Ciò premesso, esistono comunque fasi in cui è consentito giocare all’attacco ed altre in cui è preferibile stare sulla difensiva.

Se circa due mesi fa ho spiegato in modo inequivocabile come fosse il tempo di osare, ora sostengo che all’eventuale raggiungimento dell’area di target indicata sia finanziariamente più corretto difendere i forti guadagni accumulati finora.

Difesa che può avvenire attraverso l’impostazione di un trailing stop o attraverso l’alleggerimento/azzeramento delle posizioni presenti in portafoglio.

I motivi alla base della mia visione positiva espressa mesi fa sul nostro indice (carenza di alternative, politica monetaria espansiva e trend di fondo rialzista) sono tuttora validi e l’ipotesi di un rialzo oltre area 23.918-24.568 è quindi plausibile.

Tuttavia, va innanzitutto segnalata l’importanza di tale soglia, in cui convergono (vedi grafico nr. 2) la prima estensione ed il primo ritracciamento di Fibonacci, la resistenza statica rappresentata dal massimo dell’Ottobre 2009, la parallela superiore della Forchetta rialzista  e la vicinanza del seconda resistenza pivot (R2) calcolata su base annua (24.753 punti).

Abbiamo quindi la rara convergenza di ben 5 elementi; si ricorda che se da diversi punti di osservazioni si giunge alla medesima conclusione, l’affidabilità della stessa è piuttosto elevata.

L’eventuale arrivo diretto (senza storni) del Ftse Mib a questa soglia, a mio avviso, potrebbe far scattare decise prese di profitto da parte degli investitori.

Riccardo Fracasso

 
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