IL BLOG
Finanza e Dintorni è nato nel 2011 per poi trasferirsi nell’aprile 2012 con l’attuale dominio.
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Finanza e Dintorni ha lo scopo, tra l’altro, di diffondere la cultura economico/finanziaria trattando con semplicità e rendendo chiara anche ai meno esperti una materia così complicata.
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Riccardo Fracasso
Aprile 2012
14 Responses to IL BLOG
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Buona sera Riccardo, a proposito dell’ ultima analisi sul FITSE MIB non credi che i mesi ai quali andiamo incontro (luglio e agosto) caratterizzati da scambi ridotti,possano influenzare negativamente la ripresa convinta del trend rialzista?
Grazie e buona serata
Ciao Cristiano,
premesso che non ho la palla di cristallo, io sono dell’idea che dopo la recente correzione, a meno di altri avvenimenti negativi, ci possano essere almeno alcune settimane tendenzialmente positive che consentano di segnare un TOP annuale (non solo da noi ma pure negli USA), e solo dopo una nuova ondata di vendite.
Non ho una preparazione ciclica per fornire indicazioni di tempo, ma almeno qualche settimana di serenità dovremo vederla.
Riccardo
Ciao Riccardo, i soliti complimenti per le tue analisi, a quando un articolo sul Nikkei?
Ciao e buon fine settimana…..caldo permettendo.
Ciao Cristiano, il tempo purtroppo è poco e per di più, il grafico del nikkey non è particolarmente interessante.
E’ sufficiente (credimi) elencare i seguenti punti:
1 – tendenza di fondo indubbiamente positiva che potrebbe portare a registrare nuovi massimi;
2 – forte ipercomprato
Sui vari mercati vale, a mio avviso, lo stesso discorso: margini per un ulteriore allungo ma prudenza, siamo molto alti.
Riccardo
Ciao Riccardo,
mi riferisco a un tuo vecchio commento sugli ultimi due grandi crolli negli usa, 2000 e 2007.
Ben sapendo che nessuno sa cosa potrà succedere nei prossimi giorni, ritieni che possa andare allo stesso modo con un primo veloce storno, recupero e crollo, oppure le banche centrali hanno talmente drogato i mercati che non ci sarà una seconda opportunità per uscire?
grazie e un cordiale saluto
Ciao Roberto,
innanzitutto aspetterei il fine settimana per affermare che il calo sia effettivamente iniziato.
Pochi giorni fa ho lanciato un allarme (che si sta rivelando prezioso), affermando che i margini del rialzo non erano tali da giustificare il rischio legato a sovraesposizioni, ma non si possono escludere sin d’ora nuovi acquisti nei prossimi giorni che consentirebbero, a chi ne ha la necessità, di uscire a prezzi migliori rispetto agli attuali.
Nel 2000 e nel 2007 si avviarono autentiche inversioni di trend sul mercato azionario, precedute ampie fasi distributive che permisero, dopo un veloce storno, un recupero nei pressi dei massimi.
Onestamente non so se si ripeterà quanto successo in passato, ma è bene evidenziare una differenza.
L’asset obbligazionario a Marzo ha toccato massimi impensabili (quindi rendimenti ridicoli) che resteranno nella storia della finanza.
Per cui, nel caso in cui l’inflazione dovesse risalire in modo corposo, la tendenza del mercato obbligazionario, al di là di semplici rimbalzi, dovrebbe essere negativa per diverso tempo.
Ciò si traduce in flussi in uscita.
Ipotizzando un simile scenario, ogni calo, anche profondo, del mercato azionario non si rivelerebbe una autentica inversione ma una correzione, che andrebbe colta come un’occasione di riacquisto.
Ovviamente, al termine di ogni calo andrebbero fatte distinzioni tra i vari indici.
Riccardo
Buon giorno Riccardo,
leggo sempre con interesse le Tue analisi. In effetti, il recupero in corso ricalca quanto successe nel 2000 e 2007, fino a dove potrebbe spingersi a Tuo avviso?
Un cordiale saluto
Roberto
Salve Roberto,
puoi scrivere i commenti direttamente sugli articoli.
Attendiamo entro fine settimana e forse potrei dire qualcosa di più.
Volendo azzardare, area 2.040 potrebbe esser un buon target.
Ad ogni modo, l’importante a mio avviso è sapere (almeno secondo il mio parere) che si tratta di semplice rimbalzo.
Riccardo
buongiorno Dott. Riccardo, inizio dalla sua frase ” mi auguro abbiate preso i consigli di alleggerire ad ogni allungo a volte consigliato”,una frase sommessa, umile e al contempo educatamente grandiosa, per ribadire la sua onestà intellettuale, di fronte alla giungla degli analisti professionisti (io non lo sono )che oramai gravitano, graficano e pontificano, costantemente sul web o su tv specializzate. Che ne avessero presa una di conto. Dispiace molto davvero, che si approfitti della gente che vede nel media, la verità (welles docet). Mentre Lei predicava prudenza, livelli puntuali e bull trap su tutti i TF e livelli di prezzo, ho letto anche di innovatori algoritmi volumetrici di allocazione “massa monetaria”, ideati da geniali stregoni mediatici, certi dei 27.000. Non so davvero come esprimerLe la mia stima e la stima di tutti coloro ai quali ho segnalato la sua professionalità (lo dico da analista, sia pur non professionale e da uomo di borsa “vecchio” e consumato)
Ribadisco, sono in perfetta sintonia tecnica con i suoi grafici e analisi, comprese quelle non scritte o scritte tra le righe, ma “sentite” da chi conosce le dinamiche.
Sinceri complimenti, continui la sua mission di servizio, davvero utile, in special modo a coloro che approcciano i mercati, funzionali al confronto per i navigati e saluti Nino
Salve Nino,
augurandomi non sia percepita come una mancanza di rispetto, possiamo darci del ‘tu’.
Ti ringrazio per le bellissime parole espresse.
Al tempo stesso devo dire che l’eventuale colpa di chi prevedeva rialzi consistenti (onestamente ammetto che pure io ero positivo a metà Dicembre dello scorso anno, per poi ‘invertire’ il mio pensiero insieme al Mib) risiede non nel fatto che la previsione si sia rivelata infelice (capita) ma nel caso in cui sia stata spacciata da qualcuno per qualcosa di certo.
Ti ringrazio nuovamente per i bei complimenti.
Buona domenica.
Riccardo
Buongiorno Riccardo, leggo da tempo i tuoi commenti e non nascondo che li ho spesso considerati utili per attuare le mie strategie, ma ultimamentea devo dire che su alcuni concetti mi trovo disallineato. Mi spiego: capisco i tuoi suggerimenti nell’alleggerire sugli allunghi (ftse mib) , ma nel frattempo mi pare tu abbia dato minor importanza alla tenuta in svariate occasioni dei supporti (16000). Voglio dire che questi supporti prima o poi dovevano pur essere rotti , invece no. Perché ad un certo punto non hai quantomeno consigliato di provare a comprare sulla tenuta? Ed ora con la rottura decisa della resistenza statica(17450) non potrebbero cambiare gli scenari nel medio ? Ora certo abbiamo la questione MPS, ma intanto il nostro indice si è molto allontanato dal pantano (area fra 15400 e 16000), possiamo ancora immaginare che questi livelli siano a rischio nel medio ? E se il quadro stia pian piano a cambiare ?
Salve Nicola,
è normale talvolta essere disallineati, anche solo per un profilo diverso o per visioni differenti, ci mancherebbe.
Corretto, ho dato minor importanza alla tenuta dei supporti (seppur evidenziandoli sui grafici, sia chiaro) perchè, considerato il contesto attuale, ritengo che i supporti siano da considerare occasioni di acquisto per chi fa trading e non per chi investe (ed io mi rivolgo principalmente agli investitori).
Dal punto di vista prettamente grafico non escludo l’ipotesi di un rialzo di medio periodo (non escludo mai alcun scenario) ma, considerato il contesto ritengo che i rischi potenziali non giustifichino i rendimenti potenziali.
Ipotizzare tale scenario, però, implicherebbe immaginare il Ftse Mib salire indisturbato proprio nei mesi in cui MPS ed Unicredit dovranno trovare una soluzione ai propri problemi di capitale.
Per carità, magari tutto andrà per il verso giusto (anche se le ultime notizie non vanno in questo senso) ma, poichè nessuno di noi ha certezze, ha senso prendersi rischi ora come ora? O meglio: i rendimenti potenziali compensano sufficientemente i rischi?
E’ vero anche che il Ftse Mib si è allontanato molto dal ‘pantano’ com’è altrettanto vero che i problemi per cui ha raggiunto i supporti non sono stati risolti ma si sono aggravati e che si impiega molto poco tempo a scendere.
Pertanto, a mio avviso, chi fa del trading può considerare eventuali cali come occasioni di acquisto (con tutti i rischi del caso) proteggendosi, ma non chi investe e ricerca ingressi in relativa tranquillità (che io, considerato il contesto, non vedo), in cui il rapporto rischio/rendimento è molto favorevole al rendimento, in cui si prevedono rialzi estesi.
Personalmente (ma è un mio personale modo di operare, non per questo l’unico giusto), riprenderò in considerazione il mercato azionario quando il margin debt si sarà sgonfiato, quando le attuali dimensioni delle criticità del settore bancario saranno molto ridimensionate, quando gli indicatori dei mercati leader (Stati Uniti in primis) non presenteranno letture simili o superiori a quelle del 2000 e del 2007 ma, magari, indicheranno una sottovalutazione… insomma, un contesto opposto all’attuale.
Riccardo
il sito non funziona
è aperta una sola
pagina quella sulla
recessione
Salve, dev’essersi trattato di un malfunzionamento provvisorio. Il blog funziona correttamente. Saluti.