Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.063 punti, registrando un +0,52%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,16%.
Si ribadisce innanzitutto il concetto già espresso recentemente in base al quale un eventuale QE europeo non penalizzerebbe la borsa americana, anzi, ne rappresenterebbe un elemento di supporto.
Nelle ultime analisi dedicate alla borsa americana s’è evidenziata una trendline rialzista di minimi crescenti; il QE europeo prolungherebbe, seppur non in eterno e non senza temporanee correzioni, la permanenza dello S&P 500 al di sopra di tale retta.
Ora andiamo a ricercare un target al rialzo:
Lo S&P 500, sostenuto dalla trendline cui si faceva riferimento pocanzi, ha superato nettamente la mediana della Forchetta rialzista di lungo termine.
Oltrepassata la mediana, il prossimo target indicato dalla forchetta è rappresentato dalla parallela superiore che attualmente transita in area 2.250 punti, che equivale ad un rialzo di circa 10 punti percentuali dai valori attuali.
E’ lecito ipotizzare che, nel caso in cui lo S&P 500 dovesse realmente raggiungere tale soglia, la bolla (già presente) avrà assunto proporzioni tali che le probabilità di un suo scoppio saranno elevatissime.
Riccardo Fracasso
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