Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.878 punti, registrando un +0,15%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -0,14%.
Di seguito si confronta la rappresentazione grafica su base settimanale tra lo S&P 500 ed il NASDAQ:
Appare evidente un comportamento diverso tra i due listini negli ultimi due mesi: mentre lo S&P 500 negli ultimi due mesi sta lateralizzando nei pressi dei massimi, il NASDAQ è in chiara discesa.
Nell’analisi tecnica nulla è certo e non si può quindi escludere la possibilità di vedere risalire entrambi i due indici, specie ora che si sta parlando di QE dell’Area Euro, ma alla luce di tale divergenza, che al lato teorico suggerisce una correzione dello S&P 500, appare saggio attendere l’eventuale calo.
D’altra parte, come ampiamente descritto in sede di Check Up, il ciclo economico si trova nella fase di espansione, ed è proprio al suo interno che si sviluppa il processo di distribuzione dei mercati azionari (che si articola in alcuni mesi), con un chiaro aumento della volatilità e, quindi, delle oscillazioni.
Fino a che la volatilità rimarrà contenuta il processo di distribuzione non potrà dirsi avviati, ma è comunque bene tenere in considerazione la possibilità di assistere a correzioni più ampie rispetto a quelle viste negli ultimi trimestre.
Riccardo Fracasso
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