Con questa analisi si metteranno in evidenza alcuni aspetti di natura tecnica dell’oro (il cui andamento incide notevolmente con quello dei titoli auriferi), colpito nell’ultima settimana da vendite decise.
Premetto che tutti i grafici che andrò a proporre sono aggiornati alla chiusura del 24 marzo (lunedì).
Grafico:
Dal grafico è possibile notare come l’oro si sia portato in una fascia di prezzo tecnicamente molto importante.
Infatti, si tratta di un’area in cui convergono:
- ritracciamento del 38,2% di Fibonacci;
- media mobile a 50 giorni (linea blu);
- media mobile a 200 giorni (linea viola).
E’ corretto affermare che area 1.300-1.310 rappresenti un buon supporto, tanto più in presenza di un eccesso di ipercomprato di breve evidenziato dal Detrended.
Per di più la media mobile a 50 giorni ha oltrepassato lievemente quella a 200 giorni; se tale aspetto dovesse rafforzarsi potremo parlare di ‘Golden cross’ (incrocio d’oro), fenomeno che spesso anticipa notevoli accelerazioni rialziste.
Tuttavia, al momento la ridotta distanza con la quale la media mobile a 50 giorni ha superato quella a 200 non ci consente di escludere che siamo dinanzi ad un semplice sforamento temporaneo.
Ovvio che il cedimento di area 1.300-1.310 dollari andrebbe letto come evento tecnico negativo.
La bontà del supporto si scontra con la seguente figura su base settimanale:
Seppure sarebbe stata preferibile una prima candela con dimensioni più ridotte, quella che vedete incorniciata è una Engulfing Bearish.
Trattasi di una figura di inversione ribassista, che peraltro parrebbe trovare conferma nella settimana in corso.
L’andamento dell’oro per il prossimo mese potrebbe dipendere molto da come s’andrà a chiudere Marzo.
Al momento ci troviamo molto vicini ai minimi mensili e, nel caso in cui la situazione non dovesse cambiare nelle sedute che ci separano da qui alla fine di Marzo, l’ipotesi di un nuovo minimo mensile per Aprile avrebbe dalla sua buone probabilità di concretizzarsi.
Ciò significherebbe segnare un minimo significativamente inferiore a quello di Marzo, il che implicherebbe il cedimento di quell’area di supporto precedentemente evidenziata (1.300-1.310).
A mio avviso un altro fattore che inciderà notevolmente sarà la necessità/volontà delle mani forti di accumulare ulteriormente sui minimi, ammesso e non concesso che quella attuale sia effettivamente una fase di accumulazione:
Si osservi da questo grafico su base trimestrale come l’oro, dopo un violentissimo crollo, l’anno scorso abbia interrotto la discesa a contatto di area 1.180 dollari, da allora mai più violata.
Non è un caso che tale livello coincida con quel che è il costo d’estrazione dell’oro (1.000-1.200 dollari).
Ricapitolando:
-
area 1.300-1.310 dollari rappresenta un buon supporto che…
- …se dovesse cedere aprirebbe lo spazio a nuove vendite ma che…
- …difficilmente porterebbero alla rottura convinta del precedente supporto.
Riccardo Fracasso
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