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Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.019 punti, registrando un +1,34%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -1,24%, a dispetto del forte rialzo delle piazze europee.

Si tratta della terza chiusura negativa consecutiva.

Ad ogni modo, non ritengo ci siano motivi di preoccupazione.

Grafico su base giornaliera:

S&P 500 - Forchetta ribassista e media mobile a 200 gg

S&P 500 – Forchetta ribassista e media mobile a 200 gg

Si osservi come in area 1.960-1.970 convergono sia la media mobile a 200 giorni che la mediana della forchetta ribassista.

Per di più, la valenza di tale area è rafforzata dalla presenza del pivot centrale su base annuale:

S&P 500 - Tabella pivot annuali

S&P 500 – Tabella pivot annuali

Si ribadisce che il pivot centrale riveste particolare importanza perché costituisce il livello di equilibrio intorno al quale si sono mossi i prezzi in un periodo (nel caso specifico nel 2014), e che rappresenta per il periodo successivo (2015) un’importante riferimento.

In buona sostanza, area 1.960-1.970 rappresenta un supporto alquanto solido.

Non si sta affermando, comunque, che lo stesso debba essere necessariamente raggiunto.

Infatti, gli acquisti avvenuti proprio nell’ultima seduta della settimana (la più significativa) rappresentano un segnale positivo per l’impostazione della prossima:

S&P 500 - Andamento della settimana

S&P 500 – Andamento della settimana

Riccardo Fracasso

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